MENDRISIO – È annunciata per sabato 9 ottobre a Mendrisio un'importante manifestazione "contro il dumping salariale" organizzata dai sindacati UNIA e OCST. "Un atto necessario e dovuto, dopo le ultime vicende legate al pseudo sindacato TiSIn, e ad alcuni esponenti di spicco della Lega dei Ticinesi". Esordisce così un comunicato del Partito Socialista del Mendrisiotto e Basso Ceresio.
"La nostra regione – si legge – è da anni vittima di aziende irresponsabili che si insediano sul nostro territorio, deturpandolo ed offrendo salari che talvolta sono addirittura inferiori agli importi delle prestazioni assistenziali. Questo modo di intendere e di fare economia non solo non porta alcun beneficio, ma distrugge il nostro tessuto sociale e rende invivibile il nostro territorio. Infatti i livelli di inquinamento nella regione in certi periodi dell’anno sono tra i più elevati a livello svizzero. Il salario minimo approvato dal popolo qualche anno fa è quindi una delle misure concrete attuabili (seppur perfettibile) a difesa e a tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici residenti".
E ancora: "Solo favorendo il suo inserimento potremo garantire in futuro ai nostri giovani la possibilità di trovare un impiego che permetta loro di vivere e di costruirsi un futuro. Solo ponendo delle basi retributive solide potremo interrompere quel gioco al ribasso che è in atto oggi nel mercato del lavoro ticinese. Mai avremmo pensato che qualcuno, soprattutto un sindacato o presunto tale, con esponenti politici di partito che dovrebbero, per mandato, avere a cuore il benessere e il futuro della cittadinanza, si sarebbe prestato in maniera tanto vile allo squallido gioco del peggior padronato. Mai ci saremmo immaginati, dopo tutti questi anni di discussioni, scandali e soprusi, che qualcuno potesse anche solo immaginare che in Ticino si possa vivere con meno di 19 fr orari".
"Nel nostro modo di intendere la società questo non è accettabile. Per questo ci batteremo con tutti i mezzi possibili per impedire che lo sfruttamento di alcuni ai danni di altre persone abbia campo libero. Ricordiamo infine che sono trascorse ben tre settimane dall’inizio di questa vicenda e i protagonisti, tra un’ospitata in TV e una alla radio, sono sempre al loro posto sia nell’associazione TIsin che nel partito. Sino a oggi né Boris Bignasca né Sabrina Aldi hanno preso le distanze da quanto accaduto. Finchè esponenti di partito promuovono certe iniziative senza fare un passo indietro dal loro mandato politico è perché questa linea fa comodo anche al movimento che rappresentano e finchè il movimento si farà rappresentare nelle istituzioni da personaggi che promuovono il dumping salariale anche la Lega dei Ticinesi sarà complice di questa promozione".
"Per questo chiediamo a tutti i compagni e le compagne, ai cittadini e alle cittadine della regione, di presenziare in massa il 9 ottobre, alle 10.00 al Mercato Coperto di Mendrisio. Come Partito Socialista del Mendrisiotto e Basso Ceresio vogliamo che si levi alto il nostro grido d’indignazione e che i lavoratori sappiano che non sono soli in questa battaglia".