LUGANO – Il Municipio di Lugano ha approvato ieri il preventivo 2023 della Città di Lugano e licenziato il messaggio municipale all’attenzione del Consiglio Comunale. La gestione 2023 evidenzia, in particolare, una eccedenza di costi di 5.3 milioni di franchi. Nel 2023 la Città implementerà il modello contabile MCA2 - allineato al nuovo modello contabile della Confederazione (NMC) - che modifica in modo sostanziale la gestione e la presentazione dei conti per gli enti pubblici. Gli obiettivi del modello MCA2 sono una maggiore trasparenza sull'effettiva situazione patrimoniale, finanziaria e di reddito, secondo il principio generalmente riconosciuto della presentazione di un quadro fedele ("true and fair view"), e il miglioramento dei metodi di presentazione dei conti, grazie alla comparabilità dei conti pubblici tra i diversi livelli istituzionali.
Poiché il preventivo 2023 allestito con il nuovo piano dei conti diverge per molti aspetti dalla precedente versione (MCA1), non è possibile il raffronto dei singoli conti di dettaglio e dei gruppi di costi e ricavi. Sono per contro salvaguardati i raffronti per totali: della Città, dei dicasteri, delle divisioni, e dei centri di responsabilità. Nell’impostare il preventivo 2023 sono state considerate le ricadute che derivano dai difficili rapporti politici internazionali e dal mutato quadro economico e sociale, che coinvolgono in modo importante tutta l’Europa e hanno generato in questo inizio di 2022 le note difficoltà sul mercato energetico e la ripresa della spirale inflazionistica, con il rialzo dei tassi d’interesse.
In sintesi, le mutate condizioni economiche hanno influenzato l’allestimento del preventivo nel modo seguente:
• incidenza del carovita, considerata per il personale al 3% massimo, da verificare a novembre 2022 anche con la Commissione del personale,
• incidenza del carovita sul gruppo di spese 31 "spese per beni e servizi e altre spese d’esercizio", che viene toccato in modo significativo,
• incidenza dell'incremento del costo delle fonti energetiche,
• rialzo dei tassi d'interesse sui nuovi prestiti,
• incidenza sui contributi a carico della Città dell’incremento dei costi dei consorzi a seguito dei loro accresciuti costi.