CRONACA
Ischia, la storia di Yuki: i padroni muoiono nella frana con il figlio appena nato e lui si rifugia in macchina
Verrà dato in adozione l’unico sopravvissuto della famiglia travolta dal fango, estratto dalla carcassa del veicolo dopo aver abbaiato incessantemente per due giorni: “Era un luogo che sentiva familiare”

ISCHIA - Abbaiava, inconsolabile, all’interno di un’auto rovesciata e semidistrutta, travolta dal fango e dai detriti della frana di Ischia. È così che i volontari della Protezione Civile hanno trovato Yuki, un cane di razza Akita Inu che da due giorni si era rifugiato, attraverso il lunotto posteriore sfondato, in quella Yaris grigia. L’unico luogo che riconosceva dopo che la frana ha spazzato via la sua casa e la sua famiglia, e da lì sembrava non volersi più muovere. Anzi, abbaiava in modo aggressivo a chiunque cercasse di avvicinarsi. Come per difendere quell’ultimo avamposto di una vita felice, in cui era amato e coccolato dai suoi giovani padroni, Giovanna e Maurizio, di 30 e 32 anni e diventati da poco genitori del piccolo GiovanGiuseppe, di appena 21 giorni.

Il video che immortala il cagnolino dietro il parabrezza è diventato subito virale. “L’unica spiegazione che mi do – spiega Giovanni Capuano, volontario della Protezione Civile impegnato nei soccorsi – è che senza più casa né padroni volesse restare nell’unico luogo che sentiva familiare. Per questo manifestava un comportamento aggressivo nei confronti di chiunque provasse ad avvicinarsi”.

Per estrarre Yuki dal veicolo accartocciato si è reso necessario l’intervento di un veterinario, che lo ha sedato e gli ha prestato le prime cure. Ora Yuki sta bene. Antonella, l’amica che lo aveva regalato alla coppia un paio di anni fa per intanto si occuperà di lui, finché i familiari decideranno cosa fare. Fortunatamente c’è già chi si è detto disponibile ad adottarlo e a regalargli una nuova vita.

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