LUGANO - I tassisti di Lugano denunciano la difficile situazione, a loro avviso, in cui sono costretti a operare, tra una logistica non favorevole e la necessità di svolgere dei concorsi per poter svolgere la loro professione.
A portare le lamentele della categoria sul Mattino è uno di loro, che in primis denuncia il fatto di dover fare dei concorsi per poter lavorare, malgrado in molti siano attivi da anni, occupando le aree autorizzate dal Comune (ma quando loro sono assenti, spesso arrivano degli "abusivi").
Ma a ostacolare l'attività sono anche i lavori perduranti. Chi vuole prendere un taxi, infatti, deve recarsi ai posteggi, facendo 200/300 metri a piedi, un percorso poco agevole per chi ha valigie e borse. In particolare ritiene che vengano penalizzato gli anziani e chiede che siano reintrodotte le figure die facchini o porteur.
Anche quando un tassista porta un cliente alla stazione, è costretto a farlo scendere distante dai binari, alla rotonda (creando ingombro al traffico) o nel parcheggio.
"Un quadro davvero sconsolante e increscioso, una situazione che procura anche dei danni economici alla nostra categoria: i clienti, spazientiti da questi “ostacoli” se ne guarderanno bene, in futuro, di prendere il taxi. Eppure ancora nessuno ci arriva: il Municipio farebbe bene a svegliarsi”, è l'urlo dell'uomo. Che sottolinea comunque come il turismo sia cambiato: adesso a Lugano la gente si ferma spesso poche ore e molti non vogliono spendere. L'epoca d'oro dei taxi, insomma, pare lontana.