BELLINZONA - Globalizzazione, politica, formazione: sono stati tanti i temi trattati lo scorso giovedì 27 aprile quando si è svolta l’annuale Assemblea Generale Ordinaria dell'UPSA Ticino, l'Unione professionale svizzera dell’automobile.
Il presidente Roberto Bonfanti, alla presenza del Consigliere di Stato On. Claudio Zali, del Consigliere nazionale on. Piero Marchesi, di Barbara Germann di UPSA centrale, di Damiano Crivelli presidente di Carrosserie Suisse Ticino, di Massimo Vicedomini direttore di ESA e del capitano Marco Guscio della Polizia Stradale, ha aperto il suo discorso con una riflessione personale ispirata dal recente libro del giornalista Marcello Foa, "Il sistema invisibile. Perché non siamo più padroni del nostro destino".
Nel libro, Foa mette in guardia dallo scollamento tra la volontà popolare e la reale capacità di riforma dei governi, causato dalla globalizzazione economica che uniforma mercati e popolazioni, creando squilibri che generano malessere nelle società occidentali. Bonfanti ha citato l'esempio del settore dell'automotive, il cui meccanismo di approvvigionamento calibrato sul risparmio dei costi di produzione sembra essere arrivato al capolinea, con una catena di approvvigionamento incardinata sul "just in time" che si è inceppata, rivelando tutta la fragilità strutturale che univa la produzione in Paesi a basso costo di manodopera, con l'assemblaggio, la spedizione e la vendita.
Questo ha portato a una riduzione delle vendite, che sono diminuite del 5,2% rispetto al 2021 e addirittura del 26,6% rispetto al 2019.
Secondo il presidente dell'UPSA Ticino, la globalizzazione economica, che ha cambiato da tempo il modo di fare impresa, sembra stia lasciando il passo a un probabile ritorno dei mercati su scala regionale, pur mantenendo la loro consueta e necessaria apertura internazionale. In un mondo dove il cambiamento sembra essere l'unico punto fisso, gli imprenditori non possono che mantenere alto l'entusiasmo, necessario per affrontare queste sfide che sono certamente nuove opportunità da cogliere con fiducia e flessibilità.
Il Consigliere di Stato Claudio Zali nel corso del suo intervento ha messo in luce le numerose problematiche che il settore dei trasporti deve affrontare ma ha anche confermato il prossimo stanziamento pubblico per l'installazione di colonnine di ricarica e per la messa fuori servizio dei veicoli particolarmente inquinanti. Inoltre, ha rassicurato l'UPSA affermando che il Cantone è disposto a collaborare e a dialogare per trovare soluzioni efficaci alle problematiche del settore con l'obiettivo concreto di trovare soluzioni sostenibili e a lungo termine.
Barbara Germann, rappresentante di UPSA Svizzera, ha portato i saluti del Presidente e del Comitato di UPSA centrale a Berna e, nel corso del suo intervento, ha fatto riferimento alla direttiva unica per i filtri antiparticolato che è stata resa applicabile in tutta la Svizzera. Ha sottolineato la carenza di collaboratori qualificati in tutto il paese e ha sottolineato l'importanza di investire nella formazione.
Nel corso degli ultimi 3 anni l'Associazione ha dimostrato di essere al passo con le sfide del settore e di essere in grado di fornire soluzioni pratiche e innovative. Grazie alla collaborazione con diverse piattaforme online di vendita auto e alla disponibilità di strumenti come la lettera modello per i filtri antiparticolato, UPSA Svizzera sta dimostrando di essere un leader nel settore dei trasporti.
Il Consigliere Nazionale Piero Marchesi ha espresso la sua preoccupazione per il futuro del settore dell'automobile durante un discorso pubblico. Ha sottolineato l'importanza economica del settore, che rappresenta oltre il 10% della popolazione attiva e genera più di 95 miliardi di franchi di fatturato grazie alle oltre 19.000 aziende coinvolte. Marchesi ha anche evidenziato le minacce che il settore dell'automobile deve affrontare, come il cambiamento tecnologico inevitabile e le scelte politiche come la messa al bando del motore termico. Ha inoltre fatto riferimento ai cambiamenti geopolitici e alla sempre più preponderante presenza della Cina come grande player nel settore dell'auto elettrica. Ha sottolineato che, a volte, sono le decisioni politiche a imporre certe scelte e comportamenti, come nel caso dell'abbandono del motore termico in Europa entro il 2035 e ha concluso il suo discorso sottolineando l'importanza per la politica di avere un occhio di riguardo per il settore dell'automobile, che continua a essere un pilastro dell'economia svizzera.
Il presidente Roberto Bonfanti, nel proseguo del suo discorso, ha successivamente sottolineato l'importanza della formazione di base, che è il punto irrinunciabile dell'UPSA Ticino. Senza un'adeguata istruzione e formazione, l'associazione non potrà mai avere un futuro. Attualmente presso il centro UPSA di Biasca ci sono 300 giovani in formazione con un tasso di promossi che, quest'anno, ha raggiunto l'invidiabile percentuale del 93%. Ha inoltre ricordato la necessità di aumentare il numero degli associati a livello cantonale e federale. Molte persone hanno iniziato a guardare all'UPSA Ticino come porto sicuro in un mondo in turbolenza, un faro per rischiarare un cammino irto di ostacoli che solo le competenze e le capacità dei professionisti possono affrontare.
Se è evidente la presa di coscienza di appartenere a un'associazione come l'UPSA, è altrettanto importante ribadire la necessità di mantenere alto il livello di adesione: entrare nell'UPSA Ticino significa infatti aderire a principi e valori non negoziabili, testimonianza di quella professionalità che un'associazione di categoria con una storia pluridecennale non può e non vuole rinunciare.
Bonfanti ha concluso il suo discorso ringraziando il Direttore per il suo impegno e abnegazione verso l'UPSA Ticino, i membri del comitato e delle commissioni, il team della formazione con gli istruttori e i periti, il personale della Camera di Commercio tra cui il Presidente Andrea Gehri e il direttore Luca Albertoni e l'UPSA centrale nonché tutti gli associati a UPSA Ticino, che con il loro impegno e dedizione hanno fatto di essa la realtà invidiabile che tutti conoscono, sottolineando come solo la loro partecipazione e i loro fattivi contributi possano dare un avvenire alla loro associazione e alla loro professione e rendere l'UPSA Ticino un sodalizio sempre migliore.