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09.04.2024 - 09:350

Aumentano i reati sessuali in Ticino nel 2023

Pubblicato il bilancio di attività della SRIP. Benché il numero d'inchieste aperte sia stabile, sono in crescita sia le richieste d’intervento che gli arresti. Intensa l’attività di prevenzione nelle scuole

BELLINZONA - È stato un anno intenso per la Sezione reati contro l'integrità delle persone (SRIP) della Polizia cantonale, che ha pubblicato oggi il bilancio di attività nel 2023. Benché si registri una sostanziale stabilità nel numero d'inchieste aperte, sono in aumento sia i reati sessuali, che le richieste d’intervento e gli arresti. Se rispetto all'anno precedente si segnala, da un lato, una diminuzione delle inchieste per pornografia, i reati sessuali denunciati e le rapine commesse da minorenni nei confronti di coetanei sono risultati in crescita. Sempre intensa l'attività di prevenzione, svolta in particolare negli istituti scolastici del Cantone. Vediamo però i dati nel dettaglio.

Più richieste d’intervento

Nel 2023 la Sezione reati contro l’integrità delle persone (SRIP) è stata attivata in oltre 800 occasioni, un dato più alto rispetto all’anno precedente: rispettivamente 371 (364) i casi trattati dal Gruppo Minori (GMin) – che si occupa di autori di reato minorenni e di prevenzione nelle scuole –, e 362 (298) i casi di competenza del Gruppo Vittime Speciali (GVS) – che interviene nell’ambito dei reati sessuali e dei reati perpetrati contro le fasce più fragili della popolazione (minori, anziani, persone con disabilità) –. Lo scorso anno la SRIP ha aperto 478 inchieste penali, una cifra che si può considerare in linea con quella dell’anno precedente (468). Le situazioni dalle quali, dopo approfondimento, non sono emersi elementi di rilevanza penale sono state 255 (194 l’anno precedente). Quando necessario queste situazioni sono state segnalate alle Autorità regionali di protezione (ARP), ai servizi sociali o ad altri partner dell’ambito sociale o educativo.

Reati sessuali e arresti in aumento

D’altra parte, si rileva un aumento degli arresti, passati da 26 nel 2022 a 35 lo scorso anno. Di questi, sono state 10 le persone arrestate per reati di competenza del GMin e 25 le persone arrestate nell’ambito del GVS. Durante il 2023 sono poi state condotte 88 (99) audizioni videoregistrate di vittime di reato. Si tratta di un’importante e delicata attività svolta dalle e dagli inquirenti della SRIP per la quale è necessaria un’apposita formazione.

Sul piano dei reati, la SRIP nel 2023 ha registrato un aumento dei reati sessuali, che da 87 sono passati a 117. In particolare sono state denunciate 24 violenze carnali (17 nel 2022) , 20 (13) coazioni sessuali, 47 (42) atti sessuali con fanciulli, 10 (4) atti sessuali con persone incapaci di discernimento, 15 (8) molestie sessuali e 1 (3) caso di esibizionismo. Rimangono numerose ma sostanzialmente stabili le inchieste condotte dal GMin per i reati violenti commessi da minorenni (risse, aggressioni, lesioni gravi lesioni semplici, vie di fatto, liti, discussioni e maltrattamenti) che si attestano, come l’anno precedente, a un centinaio. Salgono invece a 11 (1) le rapine che coinvolgono autori minorenni a danno di altri minorenni. Di norma questi reati vengono commessi in situazioni di superiorità numerica, per mezzo della forza fisica e dietro minaccia. Per contro, dopo il forte aumento avuto nel 2022 (da 37 nel 2021 a 84), le inchieste per il reato di pornografia lo scorso anno sono risultate in calo, con 66 casi registrati. Di queste, 47 hanno riguardato incarti provenienti dal monitoraggio effettuato a livello internazionale e nazionale della rete internet. Durante l’anno la Sezione ha eseguito l’analisi di diverse centinaia di dispositivi elettronici di vario tipo. In questo ambito il volume di dati da analizzare ed esaminare è in costante aumento. In due casi le inchieste aperte per il reato di pornografia hanno portato all’arresto di due autori sospettati anche di aver commesso atti sessuali con fanciulli.

L'impegno per la prevenzione

Per quanto riguarda la sempre intensa attività di prevenzione, il Gruppo Visione Giovani (GVG), che fa parte del GMin formato da agenti specializzati nella prevenzione della violenza nelle scuole, nel 2023 è stato sollecitato 488 volte (708 nel 2022) per richieste di aiuto da parte di genitori o di direzioni di istituti scolastici. Gli agenti hanno svolto ben 439 interventi di prevenzione nelle scuole e 156 colloqui di conciliazione con i minori e le loro famiglie. Queste attività hanno permesso di evitare 367 querele penali a favore del diritto riparatorio.

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