La Svizzera è nei "Villaggi più belli del Mondo"

Riunita a Crupet in Belgio, la federazione internazionale "I Villaggi più belli del Mondo" ha invitato la Svizzera a far parte del suo consiglio direttivo, insieme a Italia, Belgio, Spagna, Giappone e Francia, che attualmente detiene la presidenza.

Il marchio di eccellenza dall'associazione I Borghi più belli della Svizzera con sede a Lugano, innalza così il suo status tra le élite mondiali, impegnate a valorizzare il patrimonio dei borghi e villaggi e a promuovere il turismo rurale.

Al ticinese Kevin Quattropani è stata affidata la vicepresidenza della federazione e nella primavera del 2027 accoglierà in Svizzera, per la prima volta, i Sindaci e i rappresentanti dei villaggi più belli del mondo.

L’associazione svizzera

Con 50 borghi in 18 cantoni insigniti del marchio, sulla base dei criteri selettivi della sua carta di qualità, l'associazione I Borghi più belli della Svizzera ha costruito una rete nazionale che mette in mostra il meglio del patrimonio di borghi come Ascona (nella foto), Gruyères e Saint-Ursanne, recentemente nominati Best Tourism Villages dall'organizzazione mondiale del turismo, e località meno conosciute come Muggio, Valangin e Arlesheim, la cui immagine ora si estende oltre i confini nazionali grazie al marchio svizzero.

Nel 2025, l’associazione I Borghi più belli della Svizzera celebrerà il suo decimo anniversario, confermando la storia di successo globale dell'omonima denominazione, che ha conquistato altre nazioni che stanno attualmente sviluppando le sue virtù turistiche. Il Liechtenstein si è unito all'associazione svizzera con 2 borghi iscritti.

La federazione internazionale

Nel 2003, data la loro vicinanza, le reti francese, belga e italiana hanno gettato le basi della cooperazione creando la federazione Les plus beaux Villages de la Terre (I Villaggi più belli del Mondo). Coinvolgendo la rete giapponese e canadese, insieme i cinque Paesi hanno registrato la federazione internazionale dei Villaggi più belli del Mondo a Gordes in Francia nel 2012.

Il ruolo di questo nuovo organismo è quello di sostenere i Paesi che desiderano creare una propria rete di "i Villaggi più belli", di incoraggiare lo scambio di esperienze tra le reti e di sviluppare iniziative promozionali comuni. Prendendo spunto dallo spirito di sviluppo sostenibile e di conservazione del patrimonio rurale, storico e culturale che accomuna tutte le reti esistenti, lo statuto della federazione definisce anche i termini e le condizioni per aderire all'organizzazione.

Ogni anno, la federazione si riunisce in uno dei Paesi membri per l'Incontro internazionale. Oltre alle riunioni statutarie (consiglio di amministrazione, assemblea generale annuale), che regolano il monitoraggio delle iniziative e l'integrazione di nuove reti, ci sono diverse opportunità di scambio. Ogni associazione membra è invitata a presentare un'azione o un progetto legato a un determinato tema o corrispondente alla sua situazione attuale, e vengono organizzate anche visite ai borghi, intervallate da incontri con i Sindaci. Questi incontri consentono ai membri della federazione di conoscere il lavoro di ciascuna rete, di scambiare esperienze e buone prassi e di apprezzare la diversità geografica, patrimoniale e culturale di ciascun Paese.

Oggi fanno parte della federazione internazionale

Membri effettivi: ➢ I Borghi più belli della Svizzera ➢ I Borghi più belli d’Italia ➢ I Borghi più belli della Spagna ➢ I Villaggi più belli della Francia ➢ I Villaggi più belli della Vallonia (Belgio) ➢ I Villaggi più belli del Giappone Membri associati: ➢ I Borghi più belli della Cina ➢ I Villaggi più belli del Libano ➢ I Villaggi più belli della Sassonia (Germania) ➢ I Villaggi più belli della Russia ➢ I Villaggi più belli della Bosnia-Erzegovina Che insieme rappresentano oltre 900 borghi e villaggi in 11 Nazioni. Borghi ticinesi inclusi: ➢ Bosco Gurin ➢ Ascona ➢ Giornico ➢ Morcote ➢ Muggio

[Elenco completo dei borghi svizzeri inclusi sul sito web swissvillages.org, sull'app mobile, sui social media @swissvillages e sulla guida ufficiale, con prefazione del Consigliere federale Ignazio Cassis e del Primo Ministro del Liechtenstein Daniel Risch].