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Cronaca
18.06.2024 - 10:160

Ma che caldo fa (si spera). Il vademecum per proteggersi da sole e ozono

Il Gruppo operativo salute e ambiente rivolge alcune raccomandazioni a vari gruppi di popolazione, a partire da chi è particolarmente vulnerabile o sensibile allo smog nell'aria. Per i datori di lavoro, consigliato far iniziare prima la giornata

BELLINZONA - L’estate è alle porte: il Gruppo operativo salute e ambiente (GOSA) ricorda le precauzioni e le regole da adottare per proteggersi nei periodi di caldo intenso e di inquinamento da ozono. Con l’arrivo della stagione calda, è importante ricordarsi alcune regole per iniziare al meglio l‘estate e prevenire i problemi di salute legati alla canicola e alle alte concentrazioni di ozono nell’aria.

Tra persone vulnerabili e datori di lavoro

Quando le temperature aumentano, è essenziale bere più liquidi, limitare l’esposizione al sole e proteggersi dai raggi UV. Anche chi gode di buona salute può risentire del caldo intenso, poiché l’organismo fatica a gestire il calore in eccesso. L’esposizione prolungata può causare seri problemi come colpi di sole e colpi di calore; quest’ultimi, possono verificarsi anche quando le persone si trovano in locali chiusi, poco ventilati, con temperature e umidità elevate. I lattanti, i bambini piccoli, le persone anziane e coloro che hanno malattie croniche o assumono farmaci, sono particolarmente vulnerabili. Occorre perciò seguire alcune raccomandazioni. Per esempio, è importante non coprire completamente le carrozzine per permettere una buona circolazione dell'aria.  

In ambito professionale, i datori e le datrici di lavoro devono prestare particolare attenzione alla salute dei propri collaboratori e delle proprie collaboratrici nei periodi più caldi. A tal proposito, ricordiamo che la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici è un obbligo sancito per legge (art. 6 della Legge federale sul lavoro) e la mancata applicazione di misure di protezione può essere perseguita penalmente.  

I problemi dell'ozono 

Durante le giornate soleggiate, calde e poco ventilate, le concentrazioni medie orarie di ozono nell’aria superano frequentemente la soglia di 120 microgrammi per metro cubo stabilita dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt). Alte concentrazioni di ozono nell’aria possono irritare le mucose causando bruciore agli occhi, fastidio alla gola, sensazione di oppressione toracica, dolori durante il respiro profondo, riduzione delle prestazioni fisiche. Circa il 10-15% della popolazione svizzera è particolarmente sensibile all’ozono, in parte per predisposizioni genetiche. Queste persone, così come i gruppi di individui più vulnerabili, risentono maggiormente degli effetti dello smog. Attività comuni all’aria aperta come una passeggiata, un bagno o un picnic, non creano problemi, ma è consigliabile limitare gli sforzi fisici intensi all’aperto al mattino, quando le concentrazioni di ozono sono più basse. Chi avverte sintomi dovuti alla presenza di ozono non deve essere obbligato a compiere sforzi fisici eccessivi. È inoltre buona norma evitare altri fattori irritanti, come tabacco, solventi o fumo, per non peggiorare i sintomi.  Se si avverte fastidio agli occhi, è preferibile rinunciare all’uso di lenti a contatto.  

Ricordiamo che per contribuire a migliorare la qualità dell’aria, è utile adottare una mobilità sostenibile, spostandosi a piedi, in bicicletta, condividendo l'auto o usando il trasporto pubblico, o optando per veicoli a basse emissioni. Utilizzare prodotti poveri o privi di solventi come vernici all’acqua, prodotti di pulitura, colle, spray aerosol e prodotti di trattamento del legno, è un’altra buona pratica. Per il giardinaggio o il bricolage, è meglio utilizzare benzina alchilata, per la quale molti Comuni offrono un contributo all’acquisto.  

Raccomandazioni  

Per tutti:

- Evitare bevande alcoliche e bere molta acqua o tè poco zuccherato in quantità sufficiente prima di avvertire la sensazione di sete.
- Mangiare cibi freschi e leggeri, consumando molta frutta e verdura.
- Evitare gli sforzi intensi nelle ore di maggiore insolazione (tra le 12 e le 16), preferendo restare in casa, in zone fresche o in ambienti possibilmente climatizzati.
- Rinfrescare le abitazioni oscurando le finestre durante il giorno e arieggiando durante la notte.
- Proteggere la pelle contro gli effetti nocivi del sole, indossando abiti leggeri, larghi e di colore chiaro, che consentono l’evaporazione tramite il sudore ma che ostacolano il calore elevato, e utilizzare creme solari.
- Usare dispositivi di protezione per il capo e occhiali da sole.
- Contattare le persone vicine (parenti, vicini di casa, in particolare gli anziani che sono soli e/o con malattie croniche) e assicurarsi che stiano bene e che si proteggano dal caldo.

Per le persone più vulnerabili:

- Informare i vicini o i servizi sociali se si deve passare un periodo da soli.
- Consultare il medico o il farmacista se i assumono farmaci.  

Per i datori di lavoro:

Pianificare i provvedimenti tempestivamente per le diverse postazioni di lavoro prima che inizi il periodo di canicola, coinvolgendo i lavoratori e definendo le responsabilità per l’esecuzione di ogni singolo provvedimento, in particolare:

- Prevedere una ventilazione naturale o meccanica (ventilatori, cortine d’aria) per un rinnovo d’aria più frequente e una maggiore velocità di circolazione e raffreddare l’aria negli spazi limitati (ad es. cabina di guida o di una gru).
- Ridurre la permanenza nelle zone calde indispensabili alla produzione, rinfrescare i locali durante la notte e aerare bene nelle prime ore del mattino.
- Evitare di lavorare nelle ore più calde della giornata, iniziando, per esempio, la giornata lavorativa alle 05.00 di comune accordo con i lavoratori.
- Ridurre la mole di lavoro e il lavoro muscolare (muscolatura delle braccia, delle gambe e del tronco) allo stretto necessario.
- Preferire diverse pause brevi (almeno 10 minuti ogni ora) rispetto a poche pause lunghe, fornendo la possibilità di riposarsi in un locale fresco e gradevole.
- Garantire l’accesso a bibite e accordare il tempo per bere (di regola bere 2,5 dl di acqua o tè non zuccherato 30 minuti prima di iniziare il lavoro e la stessa quantità ogni 20 minuti).
. Formare il personale sui pericoli legati al caldo e sui sintomi da stress termico e comunicare le misure stabilite.
- Usare dispositivi di protezione per il capo e occhiali da sole e indossare abiti leggeri, larghi e di colore chiaro, che consentono l’evaporazione tramite il sudore, ma che ostacolano il calore elevato e applicare una crema solare.
- Verificare periodicamente il piano dei provvedimenti per assicurarsi che sia aggiornato e per ulteriori misure di miglioramento.  

Persone più sensibili e gruppi più vulnerabili all’inquinamento da ozono (bambini piccoli, donne incinte, persone anziane, persone affette da asma, da insufficienza respiratoria o cardiaca): 

- Evitare gli sforzi fisici nelle ore più calde e di massima insolazione della giornata.
- Consultare il proprio medico in caso di sintomi frequenti, nuovi e/o che si aggravano.
- Restare informati  

Per approfondimenti sulle allerte canicola e sulle misure di protezione della salute è possibile consultare i siti web:

www.ti.ch/calurasenzapaura
www.meteosvizzera.ch e l’app MeteoSwiss
www.ti.ch/ispettorato-lavoro
www.pericolinaturali.ch  

Per informazioni sull’inquinamento da ozono è possibile consultare il sito www.ti.ch/aria, dove inoltre è disponibile un servizio di previsione dell'ozono basato su intelligenza artificiale. Dal sito è inoltre possibile scaricare gratuitamente l’app “airCHeck”, che consente di informarsi sulla quantità dei principali inquinanti atmosferici presenti in ogni punto del territorio svizzero e del Liechtenstein. Per tutta la Svizzera, la pagina web di riferimento per lo smog estivo è www.ozon-info.ch/it. Inoltre, da giugno tutti i lunedì alle 12.55 su Rete1 (RSI) sono diramati i bollettini sullo stato e sull’evoluzione delle concentrazioni di ozono, accompagnati dalle eventuali raccomandazioni sanitarie. Sempre su Rete 1 vengono inoltre diffusi giornalmente alle 18.30 i dati sulle concentrazioni orarie massime di ozono registrate nel Cantone.  

Il GOSA ricorda che, quando le temperature si alzano sensibilmente, è importante prevedere alcuni giorni di adattamento fisiologico al caldo.  

In caso di urgenza, rivolgersi sempre al servizio 144.

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