Bixio Mainardi, ex direttore delle scuole medie di Losone, ha recentemente pubblicato il suo libro di memorie intitolato "Vostro figlio purtroppo - Storie ai confini di una scuola media”, edito da Fontana Edizioni. Una riflessione a cuore aperto sul sistema scolastico e sull'evoluzione della società attuali, attingendo ai suoi anni di esperienza come insegnante e direttore. Attraverso episodi e situazioni-limite tratte dai suoi ricordi personali e dagli archivi, Mainardi ripercorre le sfide che ha dovuto affrontare, mettendo in luce la mancanza di risorse adeguate e la scarsa sensibilità politica verso il mondo dell'istruzione. Ostacoli e criticità, ma anche soddisfazioni e gratitudine. Un libro per non dimenticare il passato, per migliorare il futuro. Così l'ex direttore scolastico si racconta a Liberatv.
Lei ha appena pubblicato il libro "Vostro figlio purtroppo - Storie ai confini di una scuola media". Cosa l’ha indotta a raccontare la sua esperienza, come docente prima e come direttore poi, alla scuola media di Losone?
Forse la voglia di non dimenticare e di raccontare il mio vissuto scolastico a 360 gradi, senza filtri, oltre i banchi, dentro e fuori le mura delle aule e della Direzione; un vissuto che tanto mi ha preso e comunque tanto mi ha dato...
Quale impatto spera possa avere sui lettori e sulla comunità?
Confido in una più definita presa di coscienza di ciò con cui la scuola è oggi confrontata.
La figura del docente, da sempre stimata e rispettata, oggi sembra esser messa sempre più in discussione, al punto che alcuni insegnanti arrivano a temere ritorsioni da parte dei genitori degli allievi, anche solo per una nota negativa o una punizione ritenuta ingiusta. In che modo si potrebbe ripristinare la fiducia tra docenti e famiglie e migliorare la relazione tra queste figure di riferimento così fondamentali per la crescita e la formazione dei giovani?
Non polarizzerei le posizioni di docenti e genitori in tal modo. Certo vi sono genitori particolarmente critici e a volte rompipalle, per dirla tutta, ma di regola ho trovato genitori che sanno apprezzare l'impegno e la professionalità dei docenti e che hanno collaborato di buon grado con la scuola. Credo che nei casi in cui si temano addirittura ritorsioni da parte di genitori, sia la Direzione dell'istituto a dover tutelare docenti e allievi, chiarendo con il dialogo eventuali incomprensioni e problemi... .
Nella sua lunga carriera ha percepito un progressivo degrado della situazione sociale, in base alle esperienze vissute e alla luce delle “situazioni-limite” di cui parla nel suo libro? C’è un episodio che l’ha colpita in modo particolare?
Progressivo degrado? Anche no. Direi piuttosto che, seppur in forme diverse e più complesse, il degrado si mantiene vivo nel tempo, tant'è che gli episodi e le situazioni-limite che racconto nel libro fanno riferimento agli anni '90 così come ai primi decenni del nuovo millennio.
Di episodi 'particolari' che mi hanno colpito nel libro ve ne sono diversi... , tutti hanno in un modo o nell'altro lasciato il segno, almeno nella mia memoria.
Il Governo viene spesso criticato per non mettere a disposizione sufficienti risorse, e anche lei nel suo libro parla di una politica "poco attenta e poco sensibile". Cosa intende? È vero che nella scuola non si investe abbastanza?
Non solo non si investe abbastanza, ma ormai da decenni si taglia, si diminuiscono risorse, si penalizzano i docenti. Poi però si progettano e si promuovono riforme, implementazioni (piani di studio, informatizzazione, inclusioni, differenziazione, ...) aumentando oneri ai docenti e alle scuole in genere senza 'riconoscimenti' adeguati. Della serie: 'armiamoci e partite! '
Cambiando tema, ma parlando pur sempre di attualità: cosa pensa della questione dei livelli alla scuola media, tuttora irrisolta? Quali conseguenze ha questa situazione sugli studenti, e come possiamo sperare di risolverla?
Per quanto riguarda i livelli mi risulta siano state messe in atto delle sperimentazioni per il loro superamento; alla luce di queste esperienze nel merito si pronunceranno gli esperti di materia e i gruppi di lavoro preposti. Mi auguro che le soluzioni ed eventuali cambiamenti siano valutati e concertati poi con coloro che dovranno metterle in atto, ossia con i docenti in primis, con gli esperti e i direttori, evitando di calarle dall'alto come è avvenuto nelle ultime legislature, creando di riflesso nelle sedi scolastiche un clima di lavoro poco sereno e produttivo. Non da ultimo occorreranno poi adeguate risorse per eventuali cambiamenti e implementazioni, e un adeguato capitale umano (più docenti formati e abilitati), cosa ad oggi non scontata mi pare...
Se poi guardo al preventivo in gestazione in Gran Consiglio vedo ben poche luci e consapevolezze in grado di andar oltre a discorsi meramente economico-contabili. Le priorità sembrano altre. Purtroppo.