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Cronaca
26.11.2024 - 10:310

Da OnlyFans alla prostituzione il passo è breve

L'aggiacciante racconto di Francesca, 19enne triestina figlia di un politico italiano di livello nazionale: "In Romania sono stata costretta ad avere rapporti con diversi uomini, compresi 70enni". E svela cosa si cela dietro il Chinotto Tour....

MILANO - È una storia triste che rivela il lato oscuro di OnlyFans, quella raccontata da Francesca, detta Fralefusa, ai microfoni de La Zanzara su Radio24. La ragazza, una 19enne di Trieste, figlia di un politico italiano di livello nazionale, è finita nella trappola di una delle agenzie che gestiscono i profili delle influencer del popolare social a luci rosse (GUARDA IL VIDEO).

“Quando ero a scuola - racconta Francesca - ho aperto OnlyFans e dopo due mesi sono entrata in questa agenzia con sede in Romania. Mollai la scuola e i miei genitori erano disperati, soprattutto mio padre che è un politico a livello nazionale. Quando ho cominciato a guadagnare grazie alla piattaforma l’agenzia mi ha detto che avrei dovuto trasferirmi in Romania perchè in Italia avrei pagato troppe tasse, così ho deciso di partire”.

Ma come funzionava l’agenzia? “L’agenzia - spiega la ragazza - gestiva tutti i miei canali social, avevano preso le password e gestivano ogni cosa, li considero come una vera e propria organizzazione mafiosa. Sono stata costretta a fare rapporti orali alle persone con la minaccia che se non l'avessi fatto mi avrebbero bloccato i canali e non avrei più lavorato in quel mondo. Sono stata costretta psicologicamente, l’ho dovuto fare anche con chiunque, anche anziani di 70 anni”.

Francesca è stata protagonista anche del così detto Chinotto Tour, noto anche come Calippo Tour: “Si basava su uomini che tramite la piattaforma di Only Fans pagavano l’agenzia per avere queste prestazioni. Io non ne ero al corrente, è sfruttamento della prostituzione. Le prestazioni orali non erano protette e ho dovuto fare anche rapporti sessuali completi anche questi non protetti, mi dicevano che era meglio per il video, per una questione di immagine. Però almeno gli facevo fare i controlli a queste persone per le malattie sessualmente trasmissibili quindi da quel punto di vista sono molto sicura. Tuttavia ero terrorizzata, non ce la facevo più, piangevo dopo i rapporti”.

Tutto questo fino alla fuga falla Romania, anche grazie all’aiuto del padre politico: “Per un mese ho vissuto a casa del capo di questa agenzia e quando sono scappata ho davvero capito quello che c’era sotto. Con il mio profilo Only Fans in mano ero come prigioniera perché quel profilo era l’unica mia carta di credito. Per fortuna oggi sono riuscita a recuperare i miei soldi”.

Amara la conclusione: “Temo per la mia vita, ho paura di essere uccisa e infatti giro con la scorta. Credo che su 100 donne almeno 70 sono costrette da queste agenzie che le sfruttano. Nonostante tutto questo comunque continuo a pubblicare contenuti su Only Fans, io non condanno la piattaforma anzi voglio continuare a postare contenuti perché mi piace. Ci ho pensato in un primo momento a lasciare tutto ma sono contenta di non averlo fatto. Spero che queste agenzie, come quella con cui ho avuto a che fare io, vengano regolamentate perché non possono sfruttare persone”.

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