Il fondo promosso dall’Unione Contadini Ticinesi e altre associazioni agricole. Sem Genini “Un gesto che dà fiducia per la ricostruzione”
Il Fondo di solidarietà agricola promosso dall’UCT in collaborazione con numerose altre Associazioni del mondo agricolo ticinese in seguito alla tragedia della scorsa estate ha avuto un ampio riscontro tra l’intera popolazione, permettendo di raccogliere una cifra considerevole per le famiglie contadine della Valle Maggia.
74.000 franchi, è questa la cifra raccolta in pochi mesi dal Fondo di solidarietà agricola promosso dall’Unione Contadini Ticinesi, dall’Associazione delle Donne Contadine Ticinesi, Bio Ticino e altre Associazioni agricole in seguito al tragico nubifragio della scorsa estate. Un risultato che rispecchia una solidarietà impressionante, che di certo va ben oltre l’aspetto unicamente finanziario e dà anche fiducia per il futuro. La cifra è stata annunciata e un assegno, che riportava l’ammontare ricavato, è stato consegnato durante l’assemblea annuale della Società Agricola Valmaggese (SAV), la quale si assicurerà che queste risorse vengano poi impiegate e ridistribuite nel miglior modo possibile.
Trovatasi in prima linea con l’UCT fin dal primo giorno per poter rispondere alle esigenze più immediate e profondamente radicata nel territorio in questione, la SAV è infatti il miglior tramite per raggiungere le famiglie contadine colpite aiutandole come e dove necessario, nell’immediato e nel medio periodo. L’importante cifra è stata raggiunta grazie ad associazioni del territorio, aziende che hanno rinunciato al loro pranzo o regalo annuale ai dipendenti, agricoltori che hanno lanciato raccolte in occasione di eventi (ad esempio, il Brunch del 1° agosto), pensionati, singole persone e famiglie ticinesi e anche d’Oltralpe e molti altri. Tanti gesti, tutti ugualmente importanti a livello umano e finanziario, che dimostrano quanto questa tragedia sia stata sentita e vissuta da tutti quanti noi.
Da parte sua, l’UCT continuerà a collaborare strettamente con la SAV e gli enti preposti cantonali, in particolare la Sezione agricoltura, impegnandosi perché la ricostruzione della Valle sia sostanziale e concreta e che nemmeno un metro quadrato del già esiguo territorio agricolo vada perso per sempre. Inoltre, ci stiamo impegnando per assicurarci che alle aziende agricole toccate siano garantiti i pagamenti diretti per i terreni e le attività durante questo periodo transitorio e ci uniamo a coloro che chiedono che la solidarietà delle Autorità federali non sia solo una frazione di quella mostrata dalla popolazione, bensì ne tragga invece ispirazione.
A tutte le persone che hanno contribuito o stanno ancora contribuendo, in qualsiasi modo, alla ricostruzione della Valle Maggia, l’UCT e le altre Associazioni agricole esprimono i loro più sentiti ringraziamenti.