Sono inoltre emersi collegamenti con due rapine analoghe avvenute nel dicembre 2023 e nel marzo 2024 in Svizzera francese e a cui avrebbero preso parte in forma distinta due degli imputati
LUGANO - Con riferimento alla rapina avvenuta il 02 luglio scorso alla gioielleria Taleda in via Pessina a Lugano, il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che tutti e sei gli imputati sono passati in regime di espiazione anticipata della pena. Si tratta dei quattro autori materiali (tre serbi e un croato tra i 35 e i 49 anni) più due altri uomini (un 50enne austriaco e un 33enne albanese) successivamente arrestati in Ungheria e in Italia per poi essere estradati. GUARDA IL VIDEO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE
Parallelamente, gli accertamenti effettuati dagli inquirenti della Polizia cantonale hanno permesso di trarre in arresto una 29enne albanese che si sospetta coinvolta nei fatti. La donna è stata individuata e fermata in Italia e la Magistratura ticinese ha già avviato le pratiche di estradizione.
Per uno degli autori materiali, il 49enne serbo, è stata inoltre estesa l'accusa di tentato omicidio. L'ipotesi di reato si riferisce al momento in cui l'imputato ha impugnato un'arma puntandola verso un agente della Polizia Città di Lugano e scaturisce anche dall'esito degli approfondimenti tecnico-scientifici nel frattempo disposti. Da ultimo sono emersi collegamenti con due rapine analoghe avvenute nel dicembre 2023 e nel marzo 2024 in Svizzera francese e a cui avrebbero preso parte in forma distinta due degli imputati.
L'inchiesta coordinata dal Procuratore pubblico Simone Barca volge ora alle fasi conclusive.