CHIASSO – La durata del tempo di lavoro, le attività notturne, le 11 ore di pausa tra un giorno lavorativo e l’altro e la rilevazione dei tempi operativi: sono alcune irregolarità che il sindacato OCST è pronto a denunciare in merito a una società che gestisce inventari in supermercati e store, con “sede” a Chiasso.
Usiamo sede tra virgolette perché, come svelato dalla RSI, questa multinazionale fondata negli USA a Chiasso ha una bucalettere presso una fiduciaria, e i giornalisti non sono riusciti a parlare con nessuno.
Parla, invece, un dipendente. “Lavoriamo per 100-120 franchi al giorno, stando 12 ore fuori casa. È sfruttamento, abbassano l’autostima della gente, facendoci viaggiare di notte, a quelle paghe”, si lamenta.
I lavoratori si trovano la notte, attorno alle 2, a Lugano. Da lì, vengono inviati sul luogo di lavoro, che può essere in tutta la Svizzera, compresi, per esempio, Zurigo o Ginevra, come racconta al Quotidiano. Ma i viaggi non sono contati come ore di lavoro: i primi 30 chilometri non hanno retribuzione, poi la ditta paga 12 centesimi a chilometro. Facendo due calcoli, 40 franchi fino a Zurigo, 80 fino a Ginevra, andata e ritorno.
Una volta sul luogo, si svolge l’inventario vero e proprio, che dura qualche ora, pagata 19 franchi orari. Poi, alcune ore fermo, non pagate, in attesa di tornare a casa. In sostanza, appunto, 12 ore per un centinaio di franchi, poco più.
OCST è pronto a segnalare tutto all’Ispettorato del Lavoro. Quel che è anomalo, spiega Jovanovic del sindacato, è che è altissima la percentuale di residenti, con permesso B o C, nonostante l’elevatissima rotazione del personale. Il settore non è regolato da CCL.