BERNA – Opinione Liberale intervista Valentin Vogt, presidente dell’Unione svizzera degli imprenditori (USI), che oltre a sostenere che l’accordo quadro sia determinante per la Svizzera, illustra anche come la sua categoria vede i frontalieri, aggiungendo che dopo la votazione su Prima i nostri vi è una tendenza all’isolamento.
“Gli imprenditori devono considerare seriamente questi segnali. Devono essere capaci di spiegare – in maniera costruttiva – che in una regione dinamica come il Ticino non vi è una quantità fissa di lavoro, ma che vengono costantemente creati nuovi posti di lavoro e che dunque il frontaliere non va categoricamente inquadrato quale ladro di impieghi per la popolazione locale. Inoltre: i frontalieri non ricorrono quasi mai allo Stato sociale, non chiedono un alloggio e non portano con sé le famiglie”, è la sua visione.