Politica
01.10.2015 - 08:440
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
PS, «ci opporremo al preventivo se inciderà solo sui tagli ai servizi. Tutta colpa della destra»
Nel comitato cantonale di ieri del partito socialista si è discusso del preventivo presentato dal Consiglio di Stato. «I partiti di destra mirano sempre a tagli ritenuti non dolorosi, e ora lo Stato non ha le risorse per investire»
BELLINZONA - Le prime reazione al preventivo, presentato ieri dal Consiglio di Stato, non si sono fatte attendere.
Il tema è stato infatti al centro del comitato cantonale del Partito Socialista, svoltosi presso la Casa del Popolo a Bellinzona.
«I lavori sono stati aperti da una lucida analisi di Pietro Martinelli sulla situazione politica, sociale, economica del Paese, con le sfide che attendono la Svizzera e il Ticino nei prossimi anni», spiega un comunicato, che poi lancia la prima frecciatina agli avversari politici. «Sfide che difficilmente potranno essere affrontate in modo ragionevole con una maggioranza di Destra».
Il Consigliere di Stato Manuele Bertoli ha presentato la situazione finanziaria del Cantone, definita
«problematica, senza dubbio. Il disavanzo previsto per il 2016 è di 88 milioni. La manovra è di 83 milioni e agisca sia sulle entrate sia sulle uscite, con una distribuzione molto differenziata fra i Dipartimenti».
Bertoli ha presentato nel dettaglio gli interventi sul preventivo e sul pacchetto finanziario di rientro: i tagli ai dipendenti dello Stato, quelli ai Comuni, quelli alla socialità in particolare verso gli stranieri e ha stigmatizzato la scelta di «non ampliare i compiti dello Stato, che sul lungo termine sarebbe deleteria».
È poi toccato a Pelin Kandemir Bordoli evidenziare «le contraddizioni e la fumosità delle proposte dei partiti di Centro destra, che puntano sempre a tagliare in modi che non possono non essere dolorosi».
D'altronde, prosegue la nota, «la situazione attuale è conseguenza di scelte sbagliate compiute da quegli stessi partiti a Berna e in Ticino. Col risultato che lo Stato non ha le risorse per investire sull’ecologia, la formazione, l’innovazione e neppure per assumersi nuovi compiti, come invece sarebbe necessario in una società che cambia e ha problemi sempre nuovi».
L'impostazione del preventivo, quindi, «non potrà sicuramente ottenere l’approvazione del Gruppo socialista, tenuto conto che alcune misure incidono in maniera importante sul servizio pubblico. Opposizione che sarà energica se l’annunciato pacchetto di rientro finanziario di parecchi milioni vorrà agire solo sui tagli ai servizi dello Stato».