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02.12.2015 - 12:230
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Generazione Giovani, «Gobbi non è adatto per essere un Consigliere Federale»

I giovani PPD si scagliano contro il ministro leghista. «Criticando pubblicamente Bertoli, ha mancato di rispetto al Consiglio di Stato»

BELLINZONA - «Non riteniamo Norman Gobbi il candidato ideale per la posizione di Consigliere Federale. Il Ticino ha bisogno al più presto un rappresentante in Consiglio Federale, ma questo non significa abbassare gli standard minimi richiesti per questo ruolo», vanno giù durissimi i Giovani PPD. Per loro Gobbi non è adatto ad essere un Consigliere Federale. Il motivo? La querelle con Bertoli sulla lettera riguardante la consultazione federale sulla nuova ordinanza LRTV. «Il comitato di Generazione Giovani PPD Ticino si domanda se il candidato UDC al consiglio federale sia veramente il miglior rappresentante per il nostro cantone. Alcuni avevano dubbi, altri no, ma a noi sono sorti proprio questo fine settimana quando a mezzo stampa il Presidente del Governo Norman Gobbi ha criticato pubblicamente un altro ministro, Manuele Bertoli, accusandolo di non aver rispettato le normali procedure e di aver mandato una lettera a nome del Consiglio di Stato senza averla presentata ai colleghi», si legge in una nota. «Il Consigliere interessato ha risposto domenica attraverso i portali on-line e ieri (martedì 1° dicembre) in un intervista a “La Regione” descrivendo attentamente la procedura che è stata adottata per la consultazione e che tutti i colleghi, Gobbi incluso, hanno ricevuto la lettera attraverso un incarto inserito nell’ordine del giorno della riunione del Consiglio di Stato. Se le affermazioni di Bertoli fossero corrette il Presidente del Consiglio di Stato avrebbe richiamato per mezzo stampa un suo collega, accusandolo di non aver trasmesso un documento, per scoprire in seguito che non solo l’incarto aveva seguito la corretta procedura, ma che la citata lettera era stata da lui firmata. Una svista e delle accuse che riteniamo molto gravi, azioni di questo genere non fanno che minare la credibilità delle nostre istituzioni». Infatti, «uno dei principi fondamentali che caratterizza il Consiglio Federale è quello della collegialità. Un principio che, a nostro avviso, il governo cantonale ticinese ha perso da tempo e che le uscite del Presidente in questo fine settimana continuano a minare. Il Consigliere di Stato Gobbi con queste uscite non ha avuto rispetto del Consiglio di Stato e della figura del Presidente intese come figure istituzionali fondamentali all’interno nostro sistema politico». Addirittura, secondo i giovani popolari democratici, in altri Cantoni si sarebbero potute chiedere le dimissioni di Gobbi. E non manca la stoccata al Mattino. «Nel nostro bel Ticino invece la minima critica viene spenta e tutti devono sostenere il candidato del Cantone con il rischio di essere altrimenti linciati, metaforicamente, la domenica “mattina”».
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