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15.12.2015 - 11:320
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Caro Attilio, di scuse non se ne parla!»

Il presidente PLR risponde al coordinatore della Lega. «Non ci scusiamo a meno che la Lega non lo faccia con tutti coloro che ha oltraggiato in 25 anni»

Di scuse non se ne parla nemmeno. Per due motivi. Primo: perché quella frase sull’onorevole Lorenzo Quadri non era un insulto ma una colorita constatazione. Secondo: perché sono venticinque anni che, domenica dopo domenica, il Mattino insulta, oltraggia, offende, deride, ingiuria e denigra! Il coordinatore della Lega, Attilio Bignasca, pretende le mie scuse a nome del PLR (da che pulpito!) perché in un articolo pubblicato sull’ultimo numero di Opinione Liberale c’era questa frase: «Il deputato più votato in Ticino, quello dal codino biondo, gira a Berna sempre solo, dentro e fuori Palazzo federale, schivato da tutti come un cane rognoso». Siccome i leghisti sono maestri nel girare carte, frittate e parole a loro esclusivo vantaggio, è bene precisare che nessuno ha mai scritto che Quadri è un cane rognoso. Era una semplice metafora per descrivere una situazione e spiegare perché «la Lega vince in Ticino ma fa perdere il Ticino». Ora i vertici leghisti insorgono, gridano allo scandalo e fanno quadrato attorno a Quadri, la vittima, il martire di quei cattivoni del PLR! Quadri che oltre ad essere consigliere nazionale è anche colui che da anni ogni domenica carica di letame il cannone di via Monte Boglia per sparare contro tutti quelli che non sono d’accordo col credo leghista. Attilio Bignasca minaccia addirittura, se non arriveranno le mie scuse, di boicottare, lui e il suo gruppo, il prossimo consiglio comunale di Lugano. Perché Quadri è anche municipale di Lugano, precisa per chi se lo fosse dimenticato. E se quella minaccia fosse una scusa perché Bignasca non ha voglia di votare il preventivo da “austerity” uscito dal suo Municipio a maggioranza leghista? Così vanno le cose in questo Cantone: la Lega può permettersi di sparare letame a 360 gradi e tutti zitti! Può permettersi di irridere chiunque e tutti devono “far cito”, altrimenti la domenica successiva c’è doppia razione di olio di ricino! Ho già avuto occasione di scrivere, qualche mese fa, che il Mattino ha sdoganato un “giornalismo” e un modo di fare politica da “partito unico”, con toni da regime. Ad Attilio rispondo dunque: di scuse non se ne parla, a meno che la Lega, tramite il suo organo di stampa (non ufficiale) chieda scusa a tutte le persone, politici, funzionari, ministri, imprenditori, che ha oltraggiato nei suoi 25 anni di vita. E basta per cortesia con questa storia che il Mattino non è il giornale della Lega! E allora di chi è? Del Cane Peo?  Rocco Cattaneo, presidente PLR
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