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21.01.2016 - 12:240
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Caverzasio e le imposte: un caso eclatante di fuga di notizie

Il portale GAS social parla di ammanchi nelle imposte per il granconsigliere leghista, che con noi ha ammesso i problemi, ora risolti. Ma chi ha divulgato la notizia?

MENDRISIO - A lanciare la notizia, questa mattina, è stato il portale GAS social. Daniele Caverzasio, capogruppo leghista in Gran Consiglio, è stato assunto da BancaStato. «Un bel tris di mandati pubblici e parapubblici», affonda l'articolo, ricordando che oltre al ruolo di capogruppo in parlamento e al suo nuovo lavoro, Caverzasio è anche membro del consiglio d'amministrazione dell'Ente ospedaliero cantonale. La bomba però arriva dopo: nell'articolo, a firma di Corrado Mordasini, si parla di «imbarazzanti arretrati con le imposte», ovvero addirittura diverse decine migliaia di franchi. A fine anno scorso, Caverzasio avrebbe pagato quanto dovuto. GAS si pone la domanda: merito dell'assunzione a BancaStato, ipotizzando fra le righe un prestito da parte dello stesso istituto di credito, o soldi dati da qualcuno? È lo stesso Daniele Caverzasio, da noi contattato, a spiegarci con molta onestà che cosa è successo, e a smontare il caso. «Ho avuto un periodo un po' difficile, a causa della perdita del lavoro», ci ha detto, ammettendo i problemi con le imposte, ripianati con l'aiuto anche della famiglia. «Sono stato assunto da BancaStato, dove ho accettato senza alcun problema un contratto a tempo determinato, perché voglio dimostrare le mie capacità nei fatti», ha raccontato, augurandosi che il momento complicato sia definitivamente dietro le spalle. Ciò che sconcerta, al di là della situazione personale di Caverzasio, è il fatto che GAS abbia avuto la soffiata dell'ammanco nel pagamento delle imposte. Un caso eclatante e grave di fuga di notizie dagli uffici dell'amministrazione pubblica che non può passare inosservato.
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