POLITICA
Scoppia il caso delle ragazze ticinesi nude, il link su Whatsapp
La polizia ha aperto un incarto, «si può supporre che il database sia stato creato da un gruppetto di ragazzini». Le autorità preoccupate
BELLINZONA - Un link che circola tramite Whatsapp, e che porta ad una raccolta su Dropbox di centinaia di foto private di ragazze ticinesi, spesso anche nude, con tanto di nome e cognome. A denunciarlo è stato il portale Tio, che ha fatto immediatamente scattare l'apertura di un fascicolo in polizia.«Si ratta di diverse cartelle con i nominativi della ragazze e contenuti immagini e video. Alcune sono foto riprese dai profili su Facebook. Altre invece sono foto molto, molto osé. Si può supporre che il database sia stato creato da un gruppetto di ragazzini», spiega - sconvolto - Daniele Parenti, direttore del Centro cantonale di risorse didattiche e digitali. «Temo che questi dati da qualche parte ci siano ancora. E ciò, pensando a queste ragazzine, può essere molto, molto pericoloso», afferma preoccupato Parenti.La polizia cantonale ha trasmesso al gruppo criminalità informatica il caso, il quale si sta occupando dei primi accertamenti, anche se il link nel primo pomeriggio non era già più accessibile.
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