Politica
16.02.2016 - 09:160
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
«La salute prima di tutto, no al raddoppio»
54 medici di tutto il Ticino sottoscrivono un appello per votare no. «Serve una diminuzione del traffico, non un suo aumento. E sfruttiamo AlpTransit»
BELLINZONA - 54 medici dicono no al raddoppio, perché la salute dei cittadini deve essere prioritaria.
In un appello firmato da 54 professionisti di tutto il Ticino, si sottolinea come «è per noi d'importanza vitale la salvaguardia della salute dei ticinesi. La costruzione di una seconda galleria porterebbe ad un aumento di traffico pesante e ad un peggioramento dell'inquinamento con conseguenze nefaste per la salute dei nostri figli e delle generazioni future».
I medici, con a capo Mattia Cassina, ripropongono i dati sulla situazione dell'aria, in particolar modo nel Mendrisiotto, e precisano come anche nel Luganese non siano tutte rose e fiori: la regione ha infatti il tasso di asma bronchiale e bronchite croniche più alto a livello nazionale, una diretta conseguenza dell'alta concentrazione di polveri fini.
«Una politica che miri a salvaguardare la nostra salute deve concentrarsi sulla
diminuzione del traffico e non su un aumento come sicuramente si avrebbe nel caso di un raddoppio del Gottardo. L'obiettivo voluto dall'Iniziativa delle Alpi di limitare a 650'000 i passaggi di TIR all'anno è ancora lontano, e un raddoppio sarebbe in diretta violazione dell'articolo costituzionale sul traffico transalpino», scrive il gruppo di medici.
«Inoltre, scavare un secondo tunnel per risanare quello attuale è una soluzione che guarda al passato, non più attuale. Lo sviluppo tecnologico e esempi recenti indicano che è possibile trovare altre soluzioni meno costose. Votare Sì significa chiudere la porta a queste opportunità»: si dovrebbe, sfruttare appieno AlpTransit e «spostare finalmente il traffico pesante di transito dalla strada alla ferrovia, a favore della salute e della
qualità di vita dei cittadini».
Quello a votare no è dunque ritenuto un appello al buonsenso contro «un progetto non necessario che rischia di peggiorare una situazione già estremamente difficile».