Politica
17.03.2016 - 09:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il Consiglio di Stato ammonisce: «senza tassa di collegamento, si potrebbe dire addio alla linea montana»
Secondo "avvertimento", dopo i tagli di Zali, del Governo sulle conseguenze di un no: il collegamento nord-sud potrebbe essere garantito, dal 2017, solo dalla galleria di AlpTransit
BELLINZONA - Se la tassa di collegamento fosse bocciata alle urne, si rischia di non poter più finanziare la linea ferroviaria di montagna, se le FFS chiamassero il Ticino alla cassa. Sino al 2017 la tratta è garantita, poi dipenderà dall'evoluzione del Fondo per l'infrastruttura ferroviaria: il Ticino, per il periodo 2017-2020 deve 14 milioni, e i proventi della tassa sono importanti. Dunque, il collegamento nord-sud potrebbe essere garantito solo dalla nuova galleria di AlpTransit.
È ciò che si legge, un po' fra le righe e un po' in modo esplicito, nella risposta che il Consiglio di Stato ha dato all’interrogazione del liberale Fabio Käppeli e cofirmatari "FFS e perturbamenti: cosa fa il Cantone?".
Il Consiglio di Stato scrive di voler «assicurare il mantenimento del servizio ferroviario sulla linea di montagna con collegamenti ogni ora con il nord delle Alpi e le altre località del Cantone, promuovendo la coordinazione del servizio ferroviario con i servizi regionali su gomma modo tale da garantire i collegamenti di base anche per gli abitanti e gli studenti dell’Alto Ticino». Gli sviluppi delle finanze potrebbero però, aggiunge, essere determinanti, e in essi gioca un ruolo importante la tassa.
In diversi, in primis PPD e la Destra, si erano scagliati contro Claudio Zali quando aveva tagliato 54 milioni (l'equivalente di tre anni di tassa) al credito quadro per il trasporto pubblico. L'avevano visto come un ricatto, ed ora arriva un secondo monito, mica tanto velato, del Consiglio di Stato su quelle che potrebbero essere le conseguenze di un no alle urne il 5 giugno. Il PPD, parlando del taglio, si era preoccupato che a farne le spese potessero essere le linee e le tratte periferiche.
Nulla, comunque, è ancora definito, perché, come aggiunge l'Esecutivo nel testo, «si conta che i crediti stanziati (dalle FFS, ndr) assicureranno i fondi necessari per la manutenzione delle infrastrutture sull’asse del San Gottardo, anche a seguito dell’apertura della nuova galleria di base».
Infine, si sottolinea un deterioramento della puntualità delle corse determinata «dai numerosi cantieri, presenti in particolare fra Arth-Goldau e Bellinzona, che determinano difficoltà e problemi che inevitabilmente penalizzano l’utenza». La puntualità sulla tratta è stata dell'82%, inferiore alla media svizzera (87,5%).