POLITICA
Occupata la Adecco. «Agenzie interinali, un cancro dell'umanità»
Durissimo affondo di militanti di sinistra, che poi sono passati dalla parole ai fatti: fra loro Cavalli e Borelli. «Tenete al guinzaglio i lavoratori, è la moderna schiavitù»

BELLINZONA - Durissimo attacco di "un vasto gruppo di compagne e compagni, provenienti dalle varie aree della sinistra ticinese" alle agenzie di lavoro temporaneo, centotrenta in Ticino, «agenzie che non portano nulla di positivo all'umanità. Nessun progresso sociale, anzi». Un attacco che non si limita alle parole però: i militanti di sinistra hanno occupato per una ventina di minuti la sede dell'Adecco, citata nel comunicato, a Bellinzona. Verso le 11, un gruppo ha raggiunto la sede, i dipendenti hanno chiamato la polizia che li ha fatti allontanare, così la protesta è proseguita con un'azione di volantinaggio. Presenti fra i militanti anche Franco Cavalli, il vicepresidente del PS Fabrizio Sirica, il segretario di UNIA Ticino Enrico Borelli e il presidente dell'USS Graziano Pestoni. Tornando un passo indietro, il comunicato, dal titolo esemplificativo «Fuori dal precariato! Abbattiamo la nuova schiavitù", parla di «neocaporali del 21° secolo, che si appropriano di una percentuale del salario, un pizzo per aver procurato un lavoro malpagato e soprattutto precario». Addirittura, le agenzie terrebbero al guinzaglio i lavoratori, perché «se non ti va bene e osi dirlo, sei cosciente che non ti chiameranno più». Secondo chi scrive il comunicato, l'unica funzionalità delle agenzie è «di fare un favore al mondo economico, al padronato, al capitale perché crescano col tuo lavoro», fornendo loro «manodopera docile in modo rapido, facile da sbarazzarsene quando conviene», e spezzano l'unità fra i salariati. Finita? No, l'affondo peggiore arriva dopo. «Un vero cancro dell'umanità che si diffonde nel corpo sociale in tempi rapidi. Hanno infettato il mondo in tutti i rami. Le trovi nell'edilizia, nell'artigianato, nella vendita, nelle fabbriche, negli uffici. Il 27% della loro attività riguarda il servizio pubblico». Poi si parla direttamente di Adecco, «l'azienda leader del mercato dell'affitto degli essere umani. Ve ne sono certamente di peggio, ma è un paragone che non ha senso. Era come preferire un padrone che si comportava meglio coi suoi schiavi di uno più cinico». E si passa alle cifre relative ad Adecco, con un utile in crescita e il 14% del dividendo per gli azionisti. Per esempio, il proprietario del 4,7% delle azioni, Philippe Foriel-Destezet, «uno dei maggiori responsabili della precarizzazione dell'esistenza umana su scala globale», guadagnerà poco meno di 20 milioni di franchi. L'invito del comunicato è di abolire le agenzie interinali, che «rubano valore aggiunto ai lavoratori e alle lavoratrici». «Nel 19° secolo si trattava di abolire la schiavitù. Nel 21° secolo si tratta di abolire la schiavitù moderna», si chiude la durissima nota.

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