Politica
24.03.2016 - 11:500
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il DI, «due casi distinti. Piena fiducia nei nostri funzionari»
Dopo le due inchieste venute alla luce in pochi giorni a carico di funzionari pubblici, il Dipartimento delle Istituzioni fa alcune precisioni
BELLINZONA - Due inchieste venute alla luce in pochi giorni: quella relativa al funzionario dell'Ufficio esecuzione e fallimenti di Lugano, accusato di corruzione passiva, ed oggi quella ai danni di un 59enne ex capo dell'Ufficio dei registri del distretto di Lugano. È sospettato di abuso di autorità nell'ambito di un'operazione immobiliare da lui seguita quando lavorava ancora negli uffici con sede in via Bossi, nel frattempo è andato in pensione.
Il Dipartimento delle Istituzioni, in un comunicato, ha voluto precisa come si tratti di «due casi singoli, non collegati tra loro, e che si sta collaborando con le preposte Autorità per giungere in tempi brevi a stabilire eventuali responsabilità. È importante sottolineare che questi casi non pregiudicano in alcun modo l’operato degli uffici della Divisione della giustizia che continuano a garantire un servizio pubblico di qualità».
Poi seguono precisazioni sui due casi: nel primo, ai danni dell'uomo è stato avviato un procedimento penale e al contempo è stata aperta una procedura disciplinare dalla Camera di esecuzione e fallimenti del Tribunale d’appello quale autorità di vigilanza, mentre nel secondo sono state delle verifiche interne a far sì che «il Dipartimento, attraverso i suoi organi, ha prontamente segnalato il caso al Ministero pubblico che ha aperto un’inchiesta penale».
Comunque, il Dipartimento esprime «la propria completa fiducia nei funzionari che lavorano nei settori toccati da queste due inchieste. Il Dipartimento si impegnerà affinché situazioni analoghe dannose per l’immagine dello Stato e del servizio pubblico non abbiano più a ripetersi in futuro. In ossequio al principio di riservatezza e di protezione della personalità, fino alla conclusione dei due procedimenti penali non saranno rilasciate ulteriori comunicazioni».