POLITICA
UDC sensibile al Ticino? È già finita
Il consigliere nazionale Marco Chiesa non sarà proposto per la vicepresidenza nazionale dell'UDC
MONTECENERI - L'UDC aveva sprecato fiumi di parole al momento della candidatura di Norman Gobbi al Consiglio federale, sostenendo di essere sensibile alle problematiche del sud delle Alpi, e proprio per questo candidando un ticinese al governo. La candidatura Gobbi in realtà si dimostra ora, ancor più, come un alibi per costringere l'Assemblea federale a scegliere il candidato voluto dai vertici del partito.Infatti non ci sarà nessuna sensibilità verso il Ticino in vista della nomina del vicepresidente dell'UDC nazionale. Ieri sera durante la seduta di comitato cantonale della sezione ticinese dell'UDC si è infatti appreso che il consigliere nazionale Marco Chiesa non sarà proposto per la carica durante l'assemblea dei delegati del partito, prevista il prossimo 23 aprile a Langenthal. In quell'occasione sarà eletto il successore di Toni Brunner e saranno scelti i nomi che guideranno il partito per i prossimi anni. Ci sarà per contro un posto per il Ticino nel comitato, organo che conta 28 membri.La delusione per la mancata nomina di Chiesa ai massimi vertici del partito nazionale non ha tuttavia offuscato la soddisfazione per l'esito delle elezioni comunali, con l'UDC che ha visto eletti una sessantina di suoi rappresentanti negli esecutivi e nei legislativi dei vari Comuni.
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