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25.05.2016 - 10:510
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

UDC, «io voto così». Il nuovo statuto vuole abolire i distretti

Nel Comitato Cantonale, indicati sette no (oltre a quello sulla tassa di collegamento) e due sì. Si va verso un partito più snello e dinamico

RIVERA - Ieri sera a Rivera si è tenuto il Comitato Cantonale dell'UDC. Fra gli altri temi, si è provveduto a fornire a simpatizzanti le raccomandazioni per le votazioni cantonali e federali del 5 giugno. Per quanto concerne i temi ticinesi, L'UDC vota no all'iniziativa popolare “Rafforziamo la scuola media – Per il futuro dei nostri giovani”, così come alla modifica della legge sui trasporti pubblici. Riguardo la sanità, sì alla modifica della LEOC e conseguente no a "Giù le mani dagli ospedali". Non è stata rimarcata ieri sera, ma la posizione sulla tassa di collegamento è chiara, con l'UDC contrario, così come lo era stato in Gran Consiglio. Passando ai temi federali, no all'iniziativa popolare "A favore del servizio pubblico", così come a quella "per un reddito di base incondizionato" e alle modifiche sulle leggi sulla medicina della procreazione e sull'asilo. L'unico sì è quello all'iniziativa popolare "Per un equo finanziamento dei trasporti". Il presidente Piero Marchesi ha iniziato il suo rinnovamento presentando i nuovi statuti elaborati da Marco Chiesa e Tuto Rossi: la bozza è stata messa in consultazione fra i membri del comitato cantonale che, a loro volta, vi hanno apportato qualche piccola modifica. La versione definitiva sarà sottoposta alla ratifica del Congresso cantonale che si riunirà in sessione straordinaria a Mendrisio il 12 giugno 2016. Le novità principali riguardano il Comitato Cantonale, che verrebbe allargato da 45 a 60 membri, mentre si desidera abolire i distretti, andando nell'ottica di un partito più snello e dinamico, sulle orme di quello nazionale. Su proposta delle varie sezioni verrebbe eletto dal Congresso Cantonale un coordinatore distrettuale col compito di essere l’anello di congiunzione tra il partito cantonale e le sezioni. Un coordinatore può rappresentare più distretti e può autocandidarsi.
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