Politica
14.06.2016 - 22:440
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Inquinamento, la politica si divide. «Non sono sufficienti», «qualcuno sta perdendo la testa»
I Verdi sono soddisfatti, i socialisti approvano ma ritengono che non basti. I pipidini Fonio e Dadò attaccano su Facebook, tra tassa di collegamento, i rally di Zali e il caminetto
BELLINZONA - Le misure presentate da Claudio Zali contro l'inquinamento invernale non potevano passare inosservate. Per molti, il fatto di essersi accorti che il problema esiste (e non sono mancati i commenti del tipo "ma come, quando si è votato per il Gottardo era tutto apposto...»), ma il pacchetto di emergenza non è sufficiente. Per altri, è inutile.
Fra i partiti, hanno preso ufficialmente posizione i Verdi e il PS.
«I Verdi del Ticino accolgono positivamente le misure proposte dal Consigliere di Stato Claudio Zali presentate all’odierna conferenza stampa concernente lo stato dell’aria del nostro cantone. Era ora che il Cantone la smettesse di emanare comunicati rassicuranti, illudendo la popolazione sullo stato dell’inquinamento e facendo affidamento sulla pioggia per diminuirne gli effetti. Speriamo che queste misure siano solo le prime di una lunga serie», scrivono i
Verdi, «e che queste misure, unitamente alla tassa di collegamento, e a una svolta decisiva in ambito pianificatorio, diano adito a un nuovo approccio in materia di ambiente e mobilità per il nostro cantone. Che si possa finalmente iniziare a porre delle basi solide per un rispetto e una maggiore salvaguardia del nostro ambiente e territorio».
I
socialisti sono soddisfatti. «In particolare, troviamo efficace la decisione di consentire il traffico solo a targhe alterne e le domeniche senz’auto, come già avviene in molte altre regioni in Europa nelle quali l’inquinamento è un’emergenza. Per il Ticino è una novità, ma è l’unica misura davvero efficace per dimezzare il numero di veicoli. D’altronde il disagio per la popolazione viene ridotto grazie all’idea di offrire gratuitamente il trasporto pubblico.
Il Governo va verso una maggiore protezione dell’ambiente: un approccio che noi sosteniamo da sempre. Per questo siamo soddisfatti nel vedere implementate misure che noi abbiamo sempre caldeggiato».
Ma non è sufficiente. «Queste misure, da applicare solo in condizioni di emergenza ambientale, non porteranno a un miglioramento definitivo della qualità dell’aria. È necessario un impegno a lungo termine, con azioni permanenti come il trasferimento del trasporto delle merci dalla strada alla ferrovia e una maggiore sensibilizzazione della popolazione all’uso dei mezzi pubblici, naturalmente aumentando e ottimizzando l’offerta anche nelle zone periferiche e nelle valli. Dopo la tassa di collegamento, le misure d'urgenza adottate oggi dal Consiglio di Stato sono un passo importante, ma il cammino verso il miglioramento duraturo delle condizioni ambientali e della qualità di vita dei cittadini ticinesi è ancora lungo: dal Consiglio di Stato ci aspettiamo di più».
La tassa di collegamento, appunto. «Non doveva risolvere il problema del traffico? La si faccia entrare in vigore e poi tiriamo le somme», ha scritto su Facebook il deputato PPD
Giorgio Fonio. «Qui qualcuno sta perdendo la testa. Chi vive nelle zone periferiche verrà molto penalizzato. I ricchi potranno avere due targhe: una pari e una dispari. E il ceto medio, quello che non può per lavoro rinunciare alla macchina verrà ancora una volta massacrato».
Di altro parere il Municipale chiassese socialista
Davide Dosi, in risposta al post: «finalmente si portano sul tavolo misure concrete, che sicuramente terranno in considerazione le esigenze di chi vive in periferia. Immagino vengano prese in considerazione le esigenze di chi vive nelle zone discoste. Il problema è soprattutto nel Sottoceneri e noi lo sappiamo benissimo. Immagino che i divieti non riguardino tutto il cantone. E immagino che, se applicate, le misure saranno affiancate da un rafforzamento dei mezzi pubblici. Tutto è possibile, allo stato attuale della discussione. Credo che prima valga la pena leggere attentamente quanto proposto, discuterlo e proporre correttivi».
Un'altra voce critica giunge, ancora, dal PPD, con un ironico
Fiorenzo Dadò. «L'aria è inquinata. Giusto, basta inquinare l'aria. Il territorio è distrutto. Giusto, basta distruggere il verde. Poi ci sono i rally, gli Xcat e altre cose», ha postato, aggiungendo una foto di Zali alla guida di un'auto da rally. E poi «Le nuove misure contro l'inquinamento presentate dal Governo spengeranno anche la magia di un camino? Come diceva Bertrand Russell, è proprio il caso di dire che quando non c’è entusiasmo non si riesce a far niente. Ma quando c’è troppo entusiasmo si corre il pericolo di diventare fanatici. No al fanatismo e al divieto di accendere un camino».
La discussione è lanciata, e si prepara a divenire uno di quei temi caldi che rimbalzano a lungo fra media e social network.