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02.07.2016 - 17:180
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il Ghiro, «Nekkaz parla per gli islamisti algerini. La Illi? Finita in una cattiva compagna»

Il "padre" del divieto del burqa non ha parlato con l'imprenditore. «Gli avrei detto di occuparsi dei diritti che non hanno le donne musulmane dei paesi islamici. Ma ha aggirato la mia bancarella...»

LOCARNO - La prima giornata dall'entrata in vigore della legge contro la dissimulazione del volto ha creato parecchio scompiglio a Locarno. Numerosi giornalisti dalla Svizzera Interna ed anche qualcuno dall'estero ha voluto essere presente per documentare una prima svizzera, ma gran parte della tensione era dovuta alla presenza in Piazza Grande di Rachid Nekkaz, l'imprenditore algerino che ha promesso di pagare tutte le multe, in difesa, a suo dire, della libertà delle donne. Con lui, Nora Illi, la donna svizzera convertita all'Islam che è stata la prima destinataria di una multa. Non poteva mancare il "padre" della legge anti burqa, Giorgio Ghiringhelli del Guastafeste, impegnato a raccogliere firme per estendere la legge a tutta la Svizzera. Secondo il Ghiro, il divieto di dissimulare il volto potrebbe essere un assist al turismo, perché potrebbe richiamare turisti tedeschi. l'appello che ha voluto lanciare, intervistato dalla principale tv tedesca, ARD. Ha anche sottolineato come secondo un sondaggio il 74% degli svizzero tedeschi sarebbero favorevoli a un'estensione della legge e che qualcuno verrebbe in Ticino per simpatia. L'interesse era, però, per un eventuale incontro fra Ghiringhelli e Nekkaz, che non è avvenuto. «Ha aggirato la mia bancarella e non ha evidentemente osato fermarsi", ci ha detto.Che cosa pensa di Nekkaz e della sua azione dimostrativa?«Nekkaz è un narcisista molto astuto e ambizioso, che dopo aver inutilmente tentato di candidarsi alle elezioni presidenziali francesi del 2007 e del 2012, nel 2013 rinunciò alla cittadinanza francese per poter candidarsi nel 2014 (ma senza successo) alle elezioni per la presidenza dell’Algeria e probabilmente intende riprovarci anche in futuro, per cui non perde occasione per mettersi in mostra e farsi pubblicità. Ecco forse perché a Locarno è venuto indossando una vistosa sciarpa che rappresentava la bandiera dell’Algeria: il messaggio era indirizzato alla popolazione (e agli elettori…) di quel Paese. Con la sua battaglia a favore della "libertà" delle donne musulmane di coprirsi il volto, egli intende forse conquistare il voto degli islamisti algerini e dei loro simpatizzanti, che sono numerosi. Del resto le sue simpatie verso gli islamisti della peggior specie (secondo l’esperto Stefano Piazza egli sarebbe organicamente legato alla potente setta integralista dei Fratelli musulmani e vanta dei legami con importanti famiglie del Qatar, oltre che con Nicolas Blancho del Consiglio Centrale islamico savizzero) sono risaputi».Cosa gli avrebbe detto, se aveste parlato vis à vis?«Se davvero ha a cuore la libertà delle donne, perché invece di preoccuparsi delle donne musulmane che vivono in Europa godendo di tutte le libertà ed i diritti di cui milioni di donne musulmane nei Paesi islamici non hanno, non si occupa invece di loro? Inoltre, gli andrebbe spiegato che è inaccettabile che un candidato alla presidenza di uno Stato vada in altri Stati e addirittura in altri Continenti a "istigare le donne musulmane a non rispettare una legge e un divieto che sono stati democraticamente decisi dal popolo».Sarebbe a favore dell'idea lanciata da alcuni di vietargli l'entrata in Svizzera?«Per toglierci dai piedi questo istigatore il Consiglio federale, magari su richiesta del nostro Consiglio di Stato, dovrebbe dichiararlo persona non gradita. Ciò, in base agli accordi di Schengen, significherebbe che egli non potrebbe più mettere piede in tutti i Paesi europei firmatari di questo accordo».E di Nora Illi, che si è prestata alla provocazione, che opinione ha?«Per me è finita in una cattiva compagnia di fanatici islamisti che le hanno fatto un lavaggio del cervello, ed evidentemente si diverte a fare l'esibizionista. Suo marito Qaasim , tra l'altro, è balzato di recente agli onori della cronaca per vecchie questioni legate al possesso di materiale pornografico illegale».
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