Politica
26.07.2016 - 16:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
«Non abbiamo fornito informazioni fuorvianti»
Il Dipartimento del Territorio ieri ha diramato una nota sulla tassa di collegamento, accusando AITI, che oggi, con un altro comunicato, ribatte piccato
BELLINZONA - È botta e risposta fra AITI e il Consiglio di Stato in merito alla tassa di collegamento.
In un comunicato di ieri del Dipartimento del Territorio, si leggeva tra l'altro come «quanto alla questione, ugualmente sollevata a mezzo stampa, relativa all’IVA, si nota che la tassa di collegamento non ha introdotto alcuna novità: già oggi, per diritto federale, il canone di locazione di un posteggio aziendale è imponibile all’IVA. Vero è perciò che se l’azienda decide di riversare la tassa di collegamento – quale fattore di costo - a carico del lavoratore, anche l’importo della tassa diventa imponibile all’IVA. Per contro, se l’impresa decide di non riversare sui dipendenti la tassa di collegamento sui parcheggi messi gratuitamente a loro disposizione, non vi è alcun assoggettamento all’IVA». Un chiaro riferimento all'Associazione delle Industrie Ticinesi, che, prosegue la nota, «dopo aver ricevuto un parere dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), lo ha interpretato e trasmesso alla Stampa in modo fuorviante e non corretto. In particolare va sottolineato che AFC non ha mai affermato – e non corrisponde al vero – che nel caso in cui il datore di lavoro intendesse riversare l’onere della tassa sul dipendente, questi importi dovranno essere inseriti nel certificato di salario con un’incidenza sulle imposte dirette dovute dal dipendente. Parimenti, nel caso in cui l’azienda decidesse di non mettere a carico del dipendente la tassa di collegamento, la messa a disposizione gratuita del posteggio non andrà inserita nel certificato di salario e quindi non inciderà sulle imposte dirette».
AITI non ha preso bene l'attacco, e oggi ha chiarito di non «avere fornito informazioni corrette e in maniera fuorviante. AITI si è limitata a riportare quanto comunicato dall’Amministrazione federale delle contribuzioni in una nota scritta inviata proprio all’Associazione industrie ticinesi, che aveva richiesto dei chiarimenti sull’assoggettamento all’IVA della tassa di collegamento e sull’eventuale maggior carico fiscale per i dipendenti delle aziende chiamati a pagare la tassa di collegamento. Dopo la ricezione della nota scritta da parte dell’AFC sono intercorsi diversi colloqui
telefonici, ugualmente sollecitati da AITI, che hanno permesso di chiarire, almeno verbalmente, che l’importo della tassa di collegamento non dovrebbe figurare nel certificato di salario quale reddito accessorio. L’Amministrazione federale delle contribuzioni si riserva tuttavia di emanare una comunicazione esaustiva nei prossimi giorni».
I tempi, secondo AITI, non sono abbastanza larghi da permettere alle aziende di adeguare il proprio budget attuale e prevedere quello del prossimo anno tenendo conto della tassa. «Dovrebbe essere a tutti evidente che l’insufficiente disponibilità nei tempi opportuni di tutte le informazioni necessarie è causa di dubbi e malintesi. È dunque compito dell’autorità rimediare al più presto a questa incresciosa situazione, che non può essere certamente addebitata alle imprese e nemmeno all'Associazione che le
rappresenta», termina la nota.
Il DI, con il comunicato di ieri, pensa di aver chiarito i dubbi. Ha precisato anche che i posteggi per le abitazioni private non saranno soggetti alla tassa, e che essa sarà addebitata solamente per quelli effettivamente utilizzati dalle aziende, anzi «in alternativa è possibile rinunciare tramite notifica di costruzione ad un determinato numero di stalli, mediante la loro dismissione giuridica. Questa opzione permette all’azienda di beneficiare di riduzioni della tassa di collegamento sui posteggi tassati: una riduzione una tantum, e, se in connessione con un piano di mobilità, di una riduzione ricorrente di anno in anno». Ulteriori informazioni si trovano sul sito www.ti.ch/tassadicollegamento.
Le polemiche si placheranno? Intanto, mancano pochi giorni al via ufficiale della discussa tassa.