Politica
26.08.2016 - 11:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
«Claudio "cuor di leone", sull' albo solo parole, parole, parole...»
Il PLR, attraverso il suo settimanale Opinione Liberale, torna sul tema della LIA e attacca Zali. «Dopo essersi pavoneggiato davanti a tutto il Ticino, quando sono emerse le magagne è scomparso dalla circolazione».
BELLINZONA - I liberali attaccano Zali. Il cosiddetto pasticcio della LIA, con gli artigiani della Svizzera Interna che non dovranno pagare l'iscrizione all'albo, campeggia in prima pagina sul settimanale del partito, Opinione Liberale.
Il titolo è eloquente: «Zali, che pasticcio».
«Ancora una volta, una legge uscita dal dipartimento del Territorio, diretto dal ministro leghista, va contro gli interessi dell’economia ticinese!
Dopo l’ennesimo danno, il silenzio. Il dipartimento non risponde e men che meno rilascia interviste (per onore di cronaca, Zali ha parlato ieri con La Regione, intervista ripresa dal nostro portale, ndr) Che dire... decisamente in difesa di tutti i ticinesi e di chi nel nostro Cantone crea lavoro e benessere!»., è l'attacco in prima pagina.
L'immagine? Un collage di titoli del Mattino, in cui si elogiava l'operato del Consigliere di Stato leghista: si va dal commento positivo di Fabio Badasci, «noi piccoli artigiani ti ringraziamo», sino a una frecciatina a Vitta, «se aspettiamo il DFE...».. E, scimmiottando Mina, la conclusione: «parole, parole, parole»
L'argomento viene ripreso nella rubrica "Spilli". «L’albo degli artigiani dopo essere stato venduto in pompa magna come la soluzione di tutti i problemi si sta sempre più rivelando una ciofeca che non farà altro che penalizzare gli artigiani ticinesiche saranno gli unici a dover pagare, e quindi a farne le spese», si legge. «Stranamente Claudio Zali, dopo essersi gongolato come un pavone davanti ai ticinesi per aver messo in vigore in tempi brevi la
misura, ora che vengono a galla tutte le magagne è scomparso dalla circolazione. Visto il coraggio dimostrato nell’affrontare le sue responsabilità lo ribattezzeremo Claudio "cuor di leone"».