Politica
01.09.2016 - 13:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Quadri, «PS, perché taci? Se fosse stato un leghista...»
Arrivano i primi commenti via social all'arresto di Lisa Bosia Mirra. «Bel biglietto da soprattutto per il PS», scrive Bühler. Si attendono reazioni ufficiali del partito e dell'ufficio presidenziale del Gran Consglio
BELLINZONA - Il fermo della granconsigliera Lisa Bosia Mirra è ovviamente la notizia di giornata, che sta polarizzando i commenti sui social.
Latitano, invece, per il momento le prese di posizione ufficiali da parte della politica. Il presidente del PS, partito di Bosia, Igor Righini, è al momento irraggiungibile, e si attende nelle prossime ore un comunicato da parte dei socialisti sulla vicenda.
Per quanto riguarda la carica in Parlamento di Bosia e le possibili conseguenze (verranno chieste le dimissioni?), abbiamo interpellato il presidente del Gran Consiglio, il leghista Fabio Badasci, che spiega come bisognerà parlarne all'interno dell'Ufficio presidenziale.
Sui social, le reazioni, al momento, sono di chi solitamente critica l'operato della deputata e il suo impegno a favore dei migranti. Boris Bignasca solamente ieri aveva chiesto in un post che a lei e alla convertita islamica Nora Illi venisse tolto il passaporto svizzero.
Lorenzo Quadri ha postato: «Chissà come mai, il loquace PS del "non siamo spalancatori di frontiere", del "nessuno di noi sostiene l'immigrazione clandestina", del "sono tutte balle del Mattino razzista e fascista", ha inspiegabilmente perso la favella. Ovviamente la presunzione d'innocenza vale anche per la deputata Bosia Mirra. Ma, se un parlamentare leghista fosse stato fermato per qualsiasi ipotesi di reato, tempo dieci minuti ed i compagni dalla morale due velocità avrebbero già intasato di comunicati e di richieste di dimissioni sia la stampa che la presidenza del gran consiglio». Poi invita a non commentare in modo offensivo, col rischio, scrive, di passare dalla parte del torto.
Durissimo anche il consigliere comunale di Lugano per l'UDC Alain Bühler. «Prima denigra i colleghi in Gran Consiglio, anche pesantemente, poi attacca le nostre Autorità che fanno esclusivamente ciò che la legge e gli accordi internazionali impongono. Adesso pure "passatrice"... Cosa dobbiamo aspettarci ancora? E qual è il messaggio che passa ai cittadini? Sono in Parlamento e della legge me ne infischio? Direi che è proprio un bel biglietto da visita per le nostre Istituzioni, ma soprattutto per il PS. Complimenti».