POLITICA
Salario minimo unico o differenziale, è battaglia fra iniziativisti e padronato
I promotori di "Salviamo il lavoro" disposti ad accettare dei minimi orari, mentre AITI e Camera di Commercio attaccano: «strano che dobbiamo essere noi a spingere al rispetto di quello che è stato votato»
BELLINZONA - Si continua a discutere su come applicare l'iniziativa popolare, approvata dal popolo, "Salviamo il lavoro in Ticino". I Verdi chiedevano salari minimi differenziali per categoria, altri puntano sul salario minimo orario, e su tutto pesa l'attesa sentenza di Mon Repos su un'iniziativa simile nel canton Neuchâtel. Ma essere scesi al compromesso non vuol dire cedere a tutto, e la battaglia si prospetta ancora lunga e complessa. La Coordinatrice dei Verdi, Michela Delcò Petralli, afferma che sarà accettata solo una soglia minima conforma ai contributi AVS, ovvero 3'500 franchi mensili.Il padronato invece li attacca, sostenendo che abbiano sbugiardato quanto votato dal popolo, passando dal minimo per settore al salario minimo unico (secondo le dichiarazioni di Stefano Modenini di AITI). Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio ticinese, trova strano che siano loro del padronato a dover spingere gli iniziativisti verso la soluzione votata dal popolo.E Delcò Petralli su Facebook commenta, senza mezzi termini: «I direttori di AITI e della Camera di commercio ticinese Stefano Modenini e Luca Albertoni hanno annunciato che faranno di tutto per ostacolare l'applicazione dell'iniziativa per un salario dignitoso».I sindacati, dal canto loro, precisano come il lavoro da svolgere è ancora molto, e Vitta invoca una sentenza veloce per il caso di Neuchâtel, così da avere più chiara la via da seguire. Verrà in ogni caso verificata la tenuta del minimo salariale unico, per essere anche certi che un'eventuale scelta del genere sia conforme al testo. Non si esclude l'altra possibilità, quella dei minimi differenziali, con l'IRE incaricata di calcolare quante persone toccate e di illustrare lo scenario che ne conseguirebbe.
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