Politica
21.09.2016 - 20:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Primo round al Consiglio di Stato
Il Tribunale Federale dà ragione all'Esecutivo in merito al testo dell'opuscolo su "Prima i nostri". Pronzini: «aspettiamo le motivazioni per esprimerci in modo più preciso»
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato vince il primo round contro il Movimento per il Socialismo. Il Tribunale Federale ha infatti respinto il ricorso presentato da Giuseppe Sergi riguardo il testo dell'opuscolo informativo sulla votazione per "Basta dumping salariale in Ticino".
Secondo Sergi, il testo era stato modificato in modo da non essere conforme all'iniziativa, l'Esecutivo per contro aveva cambiato quattro affermazioni che riteneva lesive e diffamatorie. Il Consiglio di Stato comunica la notizia della sentenza, che è di ieri, e ribadisce come il suo comportamento si sia rivelato corretto.
Abbiamo chiesto una replica a Matteo Pronzini, che ha inviato un testo agli organi di stampa. «Il Movimento per il Socialismo (MPS) ha preso atto della decisione del Tribunale Federale relativa al ricorso interposto contro la decisione del Consiglio di Stato di modificare in alcuni punti il testo dei promotori “Basta con il dumping salariale in Ticino” inserito nella documentazione inviata agli elettori in vista della votazione del 25 settembre», si legge. «Al momento non si conoscono le motivazioni del Tribunale Federale (che oggi ha comunicato solo il dispositivo della sentenza). Ci riserviamo quindi, una volta conosciute le motivazioni della decisione (e contrariamente alla Cancelleria dello Stato che continua a ribadire, stupidamente, una propria infondata interpretazione della decisione del TF), di prendere posizione in modo più preciso».
In ogni caso, ricorda, «come noto questo conflitto con il Consiglio di Stato investiva un aspetto procedurale e non di contenuto rispetto all’iniziativa in votazione domenica che speriamo sia favorevole all’iniziativa».