Politica
29.09.2016 - 09:450
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Morisoli per far decidere il popolo, Bertoli affinché decida il Governo
Il deputato de La Destra vorrebbe lanciare un'iniziativa sul referendum obbligatorio, il Consigliere di Stato vorrebbe che sia l'Esecutivo ad avere l'ultima parola sul coefficiente di imposta cantonale
BELLINZONA - Le finanze del Cantone, un tema sempre caldo a livello politico. Ora si preparano due iniziative, una della Destra con Sergio Morisoli ed una a sinistra, col Consigliere di Stato socialista Manuele Bertoli. Gli obiettivi sono di fatto opposti: da una parte, permettere al popolo di controllare le spese, dall'altro togliere al Gran Consiglio l'ultima parola in merito ad aumenti del coefficiente d’imposta cantonale. Decentralizzazione contro centralizzazione, insomma.
Morisoli avrebbe, a quanto pare, l'appoggio di una quarantina di deputato provenienti da svariati partiti, dal PLR alla Lega, dal PPD all'UDC, e chiederebbe il referendum finanziario obbligatorio. Ovvero, quando il Governo desidera effettuare una spesa che supera una soglia che dovrà essere stabilita in seguito, i cittadini dovranno andare alle urne per dire se sono d'accordo o no.
Bertoli, per contro, vorrebbe che fosse il Consiglio di Stato a decidere di poter aumentare il coefficiente d’imposta cantonale per compensare un disavanzo nel Preventivo. Adesso, come aveva voluto il popolo, con la sinistra contraria, per una manovra del genere serve il sì della maggioranza qualificata (due terzi) dei membri del Gran Consiglio. Bertoli ritiene che questo adeguamento permetterebbe di non trovarsi impreparati davanti alla mossa di Morisoli, e vuole lanciare un'iniziativa costituzionale.
Il PS, però, che ha già sul tavolo tre referendum (uno proprio e due del VPO da appoggiare) contro alcuni punti non graditi della manovra finanziaria, esita. Secondo Bertoli, invece, una raccolta firme per più oggetti sarebbe ideale.