Politica
07.10.2016 - 09:450
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il PS sempre più convinto, «i nostri referendum aiutano a non cadere nella più dura precarietà»
I socialisti esprimono preoccupazione per i dati sull'aiuto sociale pubblicati qualche giorno fa dall'Ufficio federale di statistica
BELLINZONA - Le statistiche relative all'aiuto sociale del 2014 hanno allarmato il Partito Socialista, più che mai convinto sulla necessità di sostenere il proprio referendum contro i tagli nel sociale previsti dalla manovra.
«Martedì scorso l’Ufficio federale di statistica ha pubblicato i dati a proposito dell’aiuto sociale per il 2014 che mostrano un incremento delle prestazioni sociali del 4.9% rispetto al 2013, con un devoluto di Confederazione, Cantoni e Comuni di circa 7,9 miliardi di franchi. Il 60% è
stato destinato per le prestazioni complementari all’AVS, mentre il 33% è da imputare all’aiuto sociale diretto», si legge in un comunicato. «Il PS Ticino ritiene che questi dati rispecchiano un problema allarmante: l’aumento della
povertà e delle persone la cui situazione richiede un contributo dello Stato senza il quale non potrebbero vivere degnamente. Ancora più inquietante è la situazione in Ticino: l’importo medio per le prestazioni sociali è di oltre 1000 franchi per abitante, mentre la media svizzera è di 922 franchi. Dei dati preoccupanti anche per quanto riguarda l’aiuto sociale diretto: in
Svizzera la prestazione media per beneficiario è di 9'880 franchi, in Ticino di 10'463 franchi».
Cosa dimostrano questi dati? «Nel nostro Cantone ci sono dei bisogni imperativi in seno alla popolazione più debole che, se non fossero colmati attraverso l’aiuto dello Stato, spingerebbero moltissime persone in una situazione di durissima precarietà. Queste statistiche dimostrano quindi la pertinenza dell’opposizione del PS Ticino ai tagli previsti dalla
manovra di rientro, decisi dalla maggioranza di destra del Gran Consiglio. La riduzione delle prestazioni sociali, degli assegni familiari e i tagli ai sussidi per i premi di Cassa malati metteranno in seria difficoltà il ceto più fragile della popolazione».
Per cui, «il PS Ticino ribadisce perciò il suo impegno nella raccolta delle firme e invita la popolazione a sottoscrivere i referendum contro lo smantellamento dello Stato sociale, oltre che contro l’indebolimento della giustizia causato dalla riduzione da 4 a 3 dei giudici dei provvedimenti
coercitivi. Solo così, infatti, si potrà impedire che ancora più persone vengano spinte nella più dura precarietà e che la qualità della nostra giustizia subisca un pericoloso attacco».