Politica
15.10.2016 - 17:320
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
L'urlo di "Politeia". «Vi scongiuro, basta votare Lega!»
Opinione Liberale riprende il servizio de "Le Iene". «Vogliamo essere il Ticino legato all'immagine poco edificante dei Bignasca e dei Quadri?» E pare che in via Monte Boglia...
BELLINZONA - Il servizio de "Le Iene", dove Attilio Bignasca ha dapprima ammesso di lavorare da 55 anni coi frontalieri, poi ha affermato di non averne più assunti da quando è stata lanciata l'iniziativa "Prima i nostri" e infine è stato smentito da un lavoratore italiano attivo da pochi mesi nella sua ditta, ha lasciato strascichi. Se ne è parlato molto, e Opinione Liberale, il settimanale liberale, non ha lasciato cadere il tema, attaccando, più che il Movimento di via Monte Boglia, i suoi elettori.
«L'ennesima figura di palta collezionata da Bignasca»!, ha tuonato infatti "Politeia" nel suo pezzo, ricordando anche come Lorenzo Quadri ha ammesso di non aver capito di che trasmissione si trattasse quando è stato intervistato.
Il servizio, precisano i liberali, non ha lasciato indifferenti nemmeno in casa Lega, «si mormora che il clima in via Monte Boglia sia alquanto surriscaldato e che il servizio sia andato di traverso a Bignasca junior», che infatti ha espresso il suo disappunto su Facebook, parlando di figura da giornalino di carnevale.
Ma «a stupire non sono però loro, bensì gli atteggiamenti dei leghisti della prima ora che sul web li difendono... Mi vengono i brividi alla schiena quando penso che nonostante l'incoerenza imbarazzante di Bignasca e la supponenza di Quadri, questi continueranno a votare Lega. Basta, vi scongiuro, basta», prosegue il pezzo.
«Vogliamo veramente essere il Ticino legato all'immagine poco edificante dei Bignasca e dei Quadri? Siamo così sciagurati da combattere i frontalieri e poi assumerli?», attacca ancora l'articolista, che poi conclude: «oppure siamo un Ticino propositivo che ha fiducia nel futuro e che si rimbocca le maniche per trovare soluzioni concrete? Questo è lo stile dei liberali radicali!»