Politica
19.11.2016 - 16:430
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Verdi di... rabbia. Una manita al comando, fra la scarcerazione di Delcò Petralli e i "buffona" alla Merlo
Alla Coordinatrice succedono Jessica Bottinelli, Massimo Collura, Nicola Schönenberger, Ronnie David e Usman Baig. L'impressione è che persista un "Noi" contro tutti
BALERNA - Un quintetto d'archi per provare a trovare unità nei Verdi. Da questa mattina, a Michela Delcò Petralli succedono Jessica Bottinelli, Massimo Collura, Nicola Schönenberger, Ronnie David e Usman Baig, un tentativo particolare di guida orizzontale e non verticale.
Era, comunque, una modifica nell'aria, di cui si sapeva, e che è stata solo ratificata. Come si poteva immaginare che sarebbero volati gli stracci in un partito diviso, ed è stato così, in quattro ore di confronto serrato. Qualche giorno fa in un'intervista al Corriere del Ticino Delcò Petralli fece riferimento ai membri dell'associazione Noi, la maggioranza del gruppo parlamentare, che non sono riusciti ad avere la meglio. È stato però un anno di lotte interne, con Franco Denti, membro di Noi, espulso dal partito ma rimasto in Commissione della Gestione.
Un anno, quello del coordinamento di Delcò Petralli, non facile, dato che lei stessa, questa mattina, ha detto di sentirsi scarcerata. Lo stesso non è stato per Nadia Pittà Buetti, che ha parlato di un anno splendido, ma aveva già deciso che avrebbe lasciato e lo ha fatto.
Delcò Petralli ha ammonito a smettere di imitare la Lega e di non rincorrere voti perdendo la propria identità.
Le stoccate sono arrivate, come ci si poteva attendere, da chi è membro di Noi, e siede contemporaneamente in Parlamento. Tamara Merlo ha raccontato di un clima in cui chi non la pensava come la base è stato emarginato, in barba ai discorsi di pace e unità che erano seguiti alla nomina di Delcò Petralli. E neppure oggi, col cambio di conduzione, secondo lei si stava vedendo qualcosa di nuovo: nomi, ma non progetti.
Claudia Crivelli Barella, tornando al clima conflittuale, ha spiegato quanto sia stato estenuante cercare di mediare.
I Verdi, insomma, appaiono spaccati, e il compito dei cinque nuovi conduttori non appare dei più facili. La questione Denti, per esempio, rimane nell'aria, anche se è stata votata una modifica agli statuti che escluda dalla Commissione della gestione chi viene espulso o lascia il partito, anche se con ogni probabilità non cambierà nulla perché il gruppo parlamentare si rifà alle Leggi del Gran Consiglio.
E la maggioranza del partito, con chi sta? Se l'applausometro conta, pochi ne ha ricevuto Merlo, a cui anzi è stato urlato l'epiteto "buffona" dalla sala, dopo il suo duro intervento. I membri di Noi contro tutti? L'unità è il primo obiettivo.