LUGANO - Prime schermaglie con vista sulle prossime elezioni federali. La Lega dei ticinesi ha infatti sferrato un duro attacco al PPD e a Filippo Lombardi. E tutto si può dire fuorché che sia casuale. I due partiti, infatti, saranno in diretta competizione ad ottobre…
L’alleanza che si sta costituendo nell’area rossoverde, infatti, potrebbe portare alla perdita di un seggio nell’area di centrodestra per quanto attiene il Consiglio Nazionale. In particolare “balla” il secondo deputato del PPD oppure il secondo leghista. Ragionamenti sulla carta, per carità, ma i numeri vanno in questa direzione.
Vacante è anche uno dei due seggi agli Stati, dopo la rinuncia di Fabio Abate. Il PPD, in settimana, ha deciso di riproporre Lombardi per una quinta legislatura. I liberali radicali non hanno ancora calato le carte - Giovanni Merlini è il candidato naturale - ma intanto hanno ospitato sulle pagine di Opinione Liberale un intervento del senatore pipidino. Certamente un segnale: del resto il tandem di centro ha sempre fornito ottime prestazioni elettorali nella corsa agli Stati.
La Lega non ha ancora indicato il proprio candidato (Battista Ghiggia è ancora in fase di riflessione). Sicura al momento, nell’area demoleghista, la presenza di Marco Chiesa, con una doppia candidatura Stati-Nazionale, come Marina Carobbio e forse Greta Gysin e Giovanni Merlini. In attesa della scelta del nome, il Movimento di via Monte Boglia, uscito malconcio dalle ultime cantonali, lancia la propria strategia d’attacco, individuando l’avversario: il PPD e Lombardi, per l’appunto.
A loro è dedicata la prima pagina del Mattino, con tanto di articolo firmato Lega dei ticinesi. Lombardi viene definito come un “eurosenatore con il fondoschiena di granito”. Lombardi, scrive la Lega, è “il fautore della marchetta da 1.3 miliardi all’UE “per oliare”. E non c’è una volta che sia una che, in campo di rapporti con l’UE — stiamo parlando del tema più importante per il futuro della Svizzera e del Ticino - l’eurosenatore abbia difeso le posizioni della maggioranza dei ticinesi! Mai! Ha sempre sostenuto la politica del piegamento a 90 gradi, per far contente le lobby economiche che svendono il Paese per un franco!”.
Ma, come detto, ce ne è anche per il PPD, accusato dal Movimento di ripresentare Lombardi ad oltranza perché “non dispone di nessun altro “aspirante” che abbia una minima chance di salvare la cadrega agli Stati e quindi, pur di tenerla, promuove attivamente la svendita del Ticino all’UE!”.
Insomma, la campagna elettorale è ufficialmente cominciata.