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18.10.2020 - 18:450

Aggregazioni, no a quella tra Bedano e Gravesano, mentre Maroggia, Melano e Rovio dicono sì e Arogno no

Non avendo ottenuto l’unanimità dei Comuni del comprensorio, prossimamente sarà necessario analizzare i diversi scenari tenuto conto delle condizioni di legge. In quest’ottica verrà presentata una proposta al Gran Consiglio

BELLINZONA - Il Dipartimento delle istituzioni ha preso atto del risultato delle votazioni consultive odierne per le aggregazioni dei Comuni di Bedano e Gravesano nonché di Arogno, Maroggia, Melano e Rovio. Due progetti aggregativi di opportunità e fortemente voluti dalle autorità politiche locali. Nelle prossime settimane l’esito delle urne sarà analizzato dalla Sezione degli enti locali e il Governo formulerà una proposta all’attenzione del Gran Consiglio.

Per quel che concerne l’aggregazione tra Bedano e Gravesano, il Dipartimento delle istituzioni riconosce l’esito della consultazione popolare odierna, che segna l’abbandono del progetto fortemente voluto dalle autorità politiche. Alla luce del risultato, i due Comuni continueranno a operare con l’assetto attuale. Gravesano rinnoverà i propri organi in occasione delle elezioni comunali dell’aprile 2021, mentre a Bedano resteranno in carica gli organi attuali, avendo proceduto lo scorso aprile con le elezioni tacite.

Il Dipartimento delle istituzioni approfondirà nelle prossime settimane il risultato del voto e presenterà al Governo una proposta di messaggio che definirà l’abbandono definitivo del progetto.

Nel caso dei quattro Comuni di Arogno, Maroggia, Melano e Rovio, il Dipartimento delle istituzioni ha invece preso atto della decisione popolare su un progetto nel quale le quattro realtà politiche hanno creduto. Non avendo ottenuto l’unanimità dei Comuni del comprensorio, prossimamente sarà necessario analizzare i diversi scenari tenuto conto delle condizioni di legge.

In quest’ottica, in base ai margini concessi dalla Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni e dopo aver sentito il parere della Commissione di studio e dei quattro Municipi interessati, il Dipartimento delle istituzioni sottoporrà le proprie valutazioni al Consiglio di Stato, il quale presenterà una proposta al Gran Consiglio.

Inoltre, unicamente nei Comuni nei quali la consultazione ha dato esito positivo (Maroggia, Melano e Rovio), il Governo valuterà - sentiti i rispettivi Municipi - di prolungare la legislatura degli organi in carica, prescindendo quindi dal rinnovo previsto il prossimo mese di aprile.

Infine, si rammenta che la cittadinanza era anche chiamata a scegliere il nome del futuro Comune tra “Val Mara” e “Basso Ceresio”. La maggioranza dei votanti e dei Comuni ha optato per il nome Val Mara. 

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