SVIZZERA – Commercianti, ristoratori e indipendenti continueranno a essere sostenuti in caso di difficoltà legate alla crisi del coronavirus. È quanto ha deciso la popolazione elvetica approvando con circa il 58% dei voti favorevoli la Legge Covid-19. Il sì ha prevalso in Ticino con il 68%.
Verso il no alla Legge sul CO2
I risultati parziali delle urne indicano il no alla Legge sul CO2. L'iniziativa prevedeva diverse misure per ridurre ulteriormente le emissioni entro il 2030. Il Consiglio federale si era detto favorevole. Il comitato referendari, invece, sosteneva che la legge fosse "costosa e di nessuna utilità per il clima". In Ticino, i risultati parziali vedono il no primeggiare con il 56%.
Sì alla Legge anti terrorismo
Sembra essere compatto il fronte dei sì per l'approvazione della Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo. Dalle urne, a livello nazionale, si profila il sì con il 57%. Il Ticino è in linea con la media nazionale. Secondo il Consiglio Federale, "la minaccia terroristica in Svizzera è elevata. Per poter prevenire efficacemente gli attentanti la polizia necessita di strumenti supplementari. Questi nuovi strumenti aumentano la sicurezza e migliorano la protezione della popolazione".
No a una Svizzera senza pesticidi sintetici
Quasi tutta la Svizzera ha votato contro l'iniziativa popolare "per una Svizzera senza pesticidi sintetici". Il no sta trionfando con il 63%. Il fronte dei contrari sosteneva che "se l'iniziativa fosse accettata, in Svizzera verebbero a mancare importanti strumenti atti a proteggere in modo efficace le piante e i prodotti agricoli".
Due anche i temi in votazione di interesse cantonale. Stando ai primi risultati, si profila un doppio sì alla modifica della Costituzione in merito alla sovranità alimentare del Canton Ticino e alla Legge sulla retribuzione e sulla previdenza professionale dei membri del Consiglio di Stato.