LOCARNO - Un'attesa lunga 40 anni prima di avere il via libera. Negli scorsi giorni il Consiglio Federale ha dato l'ok al collegamento A2-A13, inserendolo nei progetti prioritari. La decisione è stata festeggiata con entusiasmo sia dal Cantone che dal Locarnese. Anche il PLR locale si rallegra.
"Un segnale forte verso uno dei progetti più importanti e sentiti da tutta la popolazione locarnese, ticinese, ma anche svizzera. Il Locarnese deve tornare ad essere attrattivo, e questo passa anche dal collegamento veloce Bellinzona-Locarno", si legge nella nota inviata oggi in redazione, dove viene ripercorso il tortuoso iter del progetto, passato dall'approvazione di massima del credito da parte del Gran Consiglio nel 2007 alla bocciatura popolare dello stesso anno sino alle criticità riscontrate nel 2021, riguardanti all’attraversamento del Fiume Ticino, alla realizzazione della galleria in zona amorino e ad una colonia di pipistrelli nel Gambarogno. E ora, il semaforo verde.
"La nostra regione aspetta un collegamento veloce da tanti, forse, troppi anni. Il Locarnese si è, quindi, da sempre confrontato con traffico e colonne. Il collegamento è un biglietto da visita fondamentale per i turisti e aziende che vogliono raggiungere il Lago Maggiore e le nostre Valli, m, in primo luogo, é un’assoluta necessità per tutti i residenti che giornalmente devono, per motivi lavorativi o per semplici spostamenti, recarsi nel Bellinzonese e nel Luganese", prosegue il comunicato.
"Siamo convinti che il Locarnese, una dei principali poli del territorio ticinese, meriti un'arteria stradale all’altezza della sua importanza, affinché il cuore di residenti e turisti continui a battere per la nostra regione e ci si possa finalmente collegare con maggiore semplicità al resto del Cantone e a tutto il nostro Paese", con Luca Renzetti che a sua volta esulta: “Ora l'augurio del distretto liberale radicale è che si realizzi questa infrastruttura e che sia all’avanguardia, rispondendo quindi alle chiare esigenze di residenti e turisti, che per troppo tempo sono rimasti danneggiati dalle attese sul Piano di Magadino, sia dal punto di vista pratico, che economico: agiamo ora e costruiamo il futuro del Locarnese e dei locarnesi!”
Anche se, precisa il PLR, passeranno ancora almeno una decina d'anni, se non venti, prima del completamento dell'opera. Non è però il momento di abbassare la guardia, ammonisce il partito.