BELLINZONA - I deputati socialisti Ivo Durisch e Danilo Forini hanno inoltrato un’interpellanza al Consiglio di Stato lanciando un allarme sugli effetti del piano di risparmio varato dal Governo (LEGGI QUI), temendo che vada ad intaccare anche quei servizi che prevedono prestazioni a favore dei meno abbienti.
"Rileviamo innanzitutto con dispiacere che il Consiglio di Stato non ha ritenuto opportuno informare direttamente il Parlamento o almeno la Commissione Gestione e finanze", esordiscono i due deputati socialisti nell'atto parlamentare.
"Le richieste di contenimento della spesa sembrano toccare indistintamente tutti i settori dello Stato, anche le prestazioni e i servizi in favore della popolazione più fragile: persone anziane, persone con disabilità, persone malate, famiglie e minorenni in difficoltà. L’impressione è che non sia stato circoscritto un limite chiaro d’azione e che non vi sia una linea strategica comune in grado di definire le priorità: le misure appaiono improvvisate e toccano indistintamente tutto e tutti attraverso tagli lineari.
Non è chiaro infatti con che criteri uniformi verranno definite le spese non prioritarie e chi porterà la responsabilità politica di tali scelte. Predomina il principio che 'tutti devono partecipare allo sforzo' e quindi che va tagliato 'un po’ qui e un po’ là', anche presso le strutture che sostengono persone anziane, con disabilità, malati e minorenni in difficoltà.
Saranno invece le partenze e le assenze per malattia a definire in maniera casuale, se e come un servizio pubblico sarà toccato dalle misure di risparmio legate al personale, misure che prevedono un tempo di attesa di sei mesi prima della pubblicazione di un nuovo concorso, la sostituzione dei partenti nella misura dell’80% e la diminuzione dei crediti per gli ausiliari e le sostituzioni. Non potendo lasciare gli allievi da soli per il 20% del tempo, la Scuola dovrà arrangiarsi a trovare una qualsiasi altra misura si risparmio corrispondente a tale importo.
Invece che rivedere in maniera equilibrata sia le uscite che le entrate – e in particolare le politiche di sgravi fiscali che sono causa della situazione finanziaria difficile – si parte in quinta con tagli lineari che vanno a ridurre la qualità dei servizi alla popolazione e agli attori economici, in particolare alle piccole e medie imprese che saranno inoltre ancora più colpiti da un aumento delle tasse causali che come noto colpiscono sia le persone fisiche che quelle giuridiche in maniera antisociale senza distinzioni.
Durisch e Forini chiedono dunque al Consiglio di Stato di chiarire alcuni aspetti, e in particolare:
- La richiesta di contenimento di spese non prioritarie colpisce anche servizi che forniscono prestazioni alla popolazione 'meno abbiente'?
- Se sì, su che base i funzionari dirigenti e rispettivamente il Gruppo di coordinamento ristretto definiranno le prestazioni non prioritarie in favore dei 'meno abbienti'? Sono state fatte delle analisi?
- Le misure di risparmio legate al differimento delle sostituzioni di personale partente e alla loro sostituzione solo nella misura dell’80%, toccano anche prestazioni e servizi alla popolazione fragile come ad esempio i servizi dell’OSC, i servizi protezione delle vittime, l’aiuto e protezione dei minorenni, … ?
- Non pensa il Consiglio di Stato che in questo modo ne vada di mezzo la qualità dei servizi e delle prestazioni nonché la qualità e l’attrattività del posto di lavoro?
- La sospensione di nuove iniziative e nuove prestazioni previste nei mandati di prestazione (e quindi giudicate a suo tempo necessarie) coinvolge anche prestazioni a persone anziane, con disabilità, malate e famiglie e minorenni in difficoltà?
Non pensa il Consiglio di Stato che ci vadano di mezzo anche le condizioni di lavoro nell’ambito sociosanitario, un settore delicato che già oggi ha un alto tasso di abbandono della professione?
- Il dirottamento dei fondi Swisslos per finanziare 'determinate spese attualmente previste su altri conti' porterà ad una diminuzione dei sostegni finanziari a nuove domande per attività sociali, culturali e sportive promosse da enti esterne, come ad esempio associazioni, gruppi di volontari e altri enti no profit?
- Non pensa il Consiglio di Stato che dirottando su altri conti i fondi Swisslos possano andarci di mezzo operatori culturali indipendenti che in Ticino già oggi vivono in condizioni precarie?
- Quali sono i conti su cui si intende dirottare i fondi Swisslos?
- Non pensa il Consiglio di Stato che dimezzare le riserva delle UAA comprometta importanti progetti in corso di realizzazione all’interno delle stesse? È stata fatta un’analisi?
- Come valuta il Consiglio di Stato l’impatto sui cittadini e sulle cittadine e sulle imprese (soprattutto gli indipendenti e le PMI) della strategia di aumentare i ricavi non fiscali (tasse causali) invece che adeguare la fiscalità calcolata in base al reddito, alla sostanza e rispettivamente agli utili aziendali?".