BELLINZONA – Da Berna giungono buone e positive notizie per tutti i proprietari di rustici e non solo. Negli scorsi giorni, infatti, nell’ambito della revisione della legge sulla pianificazione del territorio, il Consiglio Nazionale ha approvato una proposta individuale (emendamento) di Fabio Regazzi, attraverso la quale chiede “che venga introdotta nella legge una nuova formulazione che consenta un’applicazione più ragionevole e flessibile dei principi di tutela degli edifici, oltre a una flessibilizzazione delle norme sull’aspetto esterno”, ora troppe rigide e severe. Le stesse, allo stato attuale, “impediscono, ad esempio, qualsiasi modifica del terreno circostante”.
Una proposta, quella di Regazzi, approvata al fotofinish dalla maggioranza del Nazionale (91 voti favorevoli contro i 90 contrari e le 5 astensioni). Il Consigliere nazionale de Il Centro non nasconde una grossa soddisfazione, ma anche un po’ di sorpresa. “È vero, di solito queste proposte hanno scarse possibilità di successo in aula. Chiaramente c’è soddisfazione, ma la palla passa ora in mano al Consiglio degli Stati”, chiamato a esprimersi sull’emendamento nella sessione autunnale.
Di esultare, quindi, non è di certo il momento. “Si tratta di un primo passo, comunque importante. Definiamolo uno spiraglio di luce per tutti i proprietari di rustici che si confrontano con le rigidi restrizioni e la burocrazia imposte dalla legislazione a livello federale e cantonale”.
La proposta di Regazzi ha goduto dell’appoggio della maggioranza anche grazie all’importante lavoro di lobbying intrapreso nei vari gruppi. “La deputazione ticinese, quando gioca di squadra, sa ottenere risultati insperati e importanti. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma un piccolo successo di tappa l’abbiamo ottenuto. In particolare, anche grazie alla collaborazione del collega Alex Farinelli, che ha fatto un’opera di convincimento all’interno del proprio gruppo”.
In vista dei prossimi scogli che l’emendamento dovrà superare, Fabio Regazzi si dice “positivo. Spero che da parte di chi sarà chiamato a esprimersi ci sia sensibilità e volontà di sostenere la proposta. Non parliamo di stravolgimenti, anche perché una certa rigidità è necessaria. Diciamo che, se dovesse passare definitivamente, la modifica della legge sulla pianificazione del territorio permettere di godere di maggiore flessibilità e margine di manovra per il Cantone. Siamo comunque già al lavoro per fare in modo che la proposta trovi il necessario consenso anche agli Stati”.