BELLINZONA – Il Consiglio di Stato ha scritto al Consiglio federale per esprimere la sua forte preoccupazione di fronte all’ipotesi d’introdurre un pedaggio per il passaggio autostradale al San Gottardo e ribadire la sua ferma opposizione a questa eventualità. Secondo il Governo cantonale si tratta di una misura inefficace per la riduzione del traffico e lesiva del principio di uguaglianza e di parità di trattamento dei Cantoni e della popolazione svizzera.
Secondo il Governo cantonale, l’introduzione di un pedaggio autostradale penalizzerebbe gravemente il nostro Cantone, l’unico interamente situato al sud delle Alpi, creando problemi dal lato economico, sociale e culturale, oltre che a risultare inefficace sul fronte della riduzione del numero di veicoli che annualmente transitano sotto il San Gottardo.
Alcuni esempi a livello internazionale – come il sistema di pedaggi autostradali italiani – dimostrano come un sistema di questo genere potrebbe rivelarsi inefficace e generare maggiori disagi alle vie di transito alternative quali i passi alpini e i tunnel autostradali del San Bernardino e Gran San Bernardo.
Il Consiglio di Stato rileva, inoltre, come la creazione di una barriera interna alla Svizzera sarebbe lesiva del principio costituzionale di uguaglianza tra i Cantoni e la popolazione svizzera con una misura che andrebbe ad aggravare quella cesura che il massiccio del San Gottardo ha storicamente rappresentato tra il nord e il sud del nostro Paese.
L’ipotesi ha anche sollevato una forte mobilitazione da parte del mondo economico ticinese, costituito soprattutto da piccole e medie imprese. Il Consiglio di Stato condivide tali preoccupazioni e anche per questo motivo ha deciso di segnalare la propria ferma contrarietà – contenuta nella lettera inviata all’attenzione del Consiglio federale – con l’auspicio che tale eventualità non riesca a fare breccia nel contesto politico nazionale.