CHIASSO – Il PLR ha diramato oggi una presa di posizione sulla drammatica situazione che Chiasso sta vivendo a fronte dell’ondata migratoria. Nella nota stampa, che riportiamo qui sotto, il PLR formula alcune proposte “per una politica migratoria realista, severa, ma giusta”.
“Il PLR è preoccupato per gli attuali sviluppi della politica migratoria svizzera. Come toccato con mano a Chiasso la scorsa settimana, l’aumento dei flussi migratori pone i Cantoni e i Comuni di fronte a grandi sfide e a derive sul territorio, mentre il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) non si assume sufficientemente le proprie responsabilità. Allo stesso tempo, la libera circolazione delle persone, che fornisce alla nostra economia la forza lavoro di cui ha bisogno, è ancora una volta sotto attacco e viene incolpata di tutti i problemi del nostro paese.
Attivare una taskforce «asilo»
Come il PLR ha potuto toccare con mano la scorsa settimana a Chiasso, i Cantoni e i Comuni stanno attualmente sostenendo un carico troppo pesante, soprattutto a livello di ordine pubblico. Il PLR chiede quindi l’istituzione di una task force sull’asilo per evitare problemi come quelli che sta vivendo il Ticino e per migliorare il coordinamento tra Confederazione, Cantoni e Comuni.
Potrebbe anche essere necessario modificare la legge sull’asilo o porre le basi legali per agire con maggiore fermezza a tutela dell’ordine pubblico. Anche a sostegno delle forze di polizia, confrontate con la frustrazione di non poter intervenire in maniera efficace, malgrado i casi di comportamenti denigranti alle quali sono costrette a far fronte. Non si tratta di sdoganare uno Stato garantista, ma di poter intervenire in modo proporzionale, in modo da ribadire la rispettabilità istituzionale di chi si occupa di mantenere l’ordine. Non è accettabile che una persona fermata per furto venga rilasciata poche ore dopo e ripeta poi lo stesso reato in maniera sistematica, come denunciato dalle autorità e dalla popolazione di Chiasso.
In particolare, dai colloqui di Chiasso sono quindi emerse tre richieste concrete:
- Il Consiglio federale dovrebbe ridurre il numero di asilanti con una ripartizione diversa;
- Sono necessarie maggiori risorse finanziarie per gestire il problema;
- Devono essere adattate le basi legali per adottare misure per chi crea problemi alla quiete pubblica di fronte al crescente numero di furti, danneggiamenti e liti che compromettono la vivibilità di Chiasso.
Questi punti - contenuti anche della recente petizione lanciata dall’ex sindaco di Chiasso Moreno Colombo all’indirizzo del Consiglio federale e sostenuti dalla Deputazione ticinese alle Camere federali – sono stati fatti propri dal PLR svizzero, che ha potuto verificare sul territorio come l’autorità federale avesse assicurato ai Comuni che al massimo ci sarebbero state 350 persone richiedenti l’asilo, mentre attualmente si è arrivati a superare le 600 unità, con tutti i problemi che ciò comporta ad un’intera regione.
In questo contesto, il PLR si impegna anche a chiedere la ripresa immediata dell’accordo di Dublino con l’Italia. Il ministro della Giustizia Elisabeth Baume-Schneider è quindi chiamata a intervenire con urgenza in questo ambito.
Sfruttare il potenziale della forza lavoro autoctona con le iniziative del PLR
La maggior parte dell’immigrazione in Svizzera si svolge nell’ambito dell’accordo di libera circolazione delle persone con l’UE. Le imprese svizzere hanno bisogno di questa forza lavoro, anche perché, secondo i dati del Centro di competenza per la demografia, entro il 2040 in Svizzera mancherà mezzo milione di lavoratori. In questo contesto, l’iniziativa dell’UDC che chiede di abolire la libera circolazione delle persone è incomprensibile e dannosa per la nostra prosperità. Il PLR riconosce che la crescita demografica comporta grandi sfide. Tuttavia, come partito preferiamo concentrarci su proposte concrete adatte alla situazione, piuttosto che demonizzare tutta l’immigrazione. La tassazione individuale e l’iniziativa sulle pensioni contribuiranno a ridurre la pressione migratoria, perché permetteranno di sfruttare meglio la potenziale forza lavoro indigena. Il PLR vuole che l’immigrazione sia ragionevole e lungimirante per una Svizzera forte e responsabile.