BERNA - La Svizzera è pronta ad organizzare un vertice per la pace in Ucraina. Lo ha dichiarato ieri sera ai media Viola Ahhmerd, dopo l’incontro con Volodymyr Zekensky. I dettagli dei prossimi passi sono ancora da definire, ma il sostegno della Confederazione è assicurato, nel processo di pace, come nell’aiuto umanitario e nello sminamento. "La Svizzera ha stanziato 1,5 miliardi di franchi fino al 2028 per sostenere l'Ucraina e la sua ricostruzione”, ha ricordato la presidente Ahmerd. Dallo scoppio del conflitto con la Russia, il 24 febbraio 2022, la Svizzera ha concesso lo statuto di protezione S a 90.000 persone, e sono 66.000 i rifugiati ucraini che attualmente soggiornano nella Confederazione. Per la loro protezione, l’investimento previsto nel 2024 è di 1,2 miliardi di franchi.
Dal canto suo, Zelensky ha ringraziato la Svizzera per lo sforzo di pace e aver accettato le sanzioni europee, ricordando che “anche il sostegno finanziario è importante”. “Neutralità non significa ignorare la realtà”, ha aggiunto il presidente ucraino.
Il vertice di pace - ha affermato Zelensky rispondendo alla domanda di un giornalista - “è aperto a tutti i paesi che rispettano la sovranità dell'Ucraina. Il mondo intero è contro l’aggressione della Russia”.
Anche il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis ha preso parte ai colloqui di ieri a Berna, insieme a Beat Jans (capo del Dipartimento di giustizia e polizia); toccherà a lui organizzare il prossimo vertice per la pace.