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Lombardi: "Abbiamo trattato certi stranieri ma poi altri hanno offerto di più"
Il presidente dell'Ambrì dice la sua in merito ai risultati deludenti e a possibili scelte sbagliate. "Per un presidente è difficile dire allo staff che non può proseguire con offerte se ha identificato chi potrebbe fare la differenza Ma..."

AMBRI - Una stagione deludente, anche se ci sono molti fattori da salvare, non determinata da scelte sbagliate bensì anche da ragioni di budget. Della serie: più di così non si poteva fare. Il presidente dell'Ambrì Filippo Lombardi si rivolge ai tifosi, spiegando come mai non sono arrivati in Leventina determinati stranieri e ricordando la necessità di combattere giorno per giorno per tenere in vita la società.

"Diciamo la verità: eravamo un club vicino all’estinzione, siamo riusciti a costruire la nostra nuova casa, adesso dobbiamo continuare a combattere. È dura, ma noi sappiamo combattere per i nostri colori. Quindi, amici tifosi, stringiamo i ", è l'esortazione finale.

La domanda a cui vuole rispondere è: i risultati poco brillanti sono causati da scelte sbagliate sul mercato? 

Leggiamo Lombardi, sul sito ufficiale dell'HCAP:  "Senza fare nomi per ovvie ragioni, permettetemi di dire che negli ultimi anni il nostro staff ha negoziato con un numero davvero importante di giocatori stranieri che oggi troviamo fra i “top scorer” (o vice) di parecchi altri club della Lega. Molte ricerche e innumerevoli trattative, visite e incontri, di persona o virtuali. Poi, molto spesso, l’implacabile sentenza: è arrivato un altro club che ha offerto di più. E non bruscolini, ma cifre che l’HCAP non poteva permettersi. La geniale intuizione di un Kubalik che puoi strappare a chi non l’ha visto crescere è una rarità, di solito invece bisogna fare i conti con le dure cifre".

"Da qui il compito più difficile per un presidente: dire allo staff che non può proseguire con offerte al rialzo, anche se ha individuato un talento che potrebbe fare la differenza. Me ne assumo tutta la responsabilità, ma so perfettamente dove stanno i nostri limiti, e so che in quest’anno di transizione e di post-Covid li abbiamo più che sfiorati", continua.

Da non trascurare la questione della nuova pista.  "Portare a termine la nuova Gottardo Arena non è stata una passeggiata, e sappiamo tutti che ci sono ancora parecchie questioni da regolare. In una situazione simile, tutte le energie della società sono state concentrate sull’obbiettivo primario. Nelle medesime condizioni, un Langnau qualche anno fa ha ristrutturato la sua pista per una trentina di milioni… salvo immediatamente retrocedere nel primo anno di esercizio. Sorte evitata per un pelo dal Bienne con la sua nuova arena".

Il presidente sottolinea come si sta lavorando al settore giovanile, sottotraccia, con poca attenzione da parte dei media, con ottimi riscontri per gli U20, gli U17 Top e gli U15, oltre alle Girls. 

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