MILANO – Gli occhi del mondo del calcio sono tutti puntati sull’Euroderby di Champions League tra Inter e Milan, valido per la semifinale di ritorno. Da una parte il “Biscione” dell’Inter, in splendida forma e galvanizzato dallo 0-2 dell’andata. Dall’altra parte il “Diavolo” più arrabbiato che mai dopo la sconfitta contro i cugini e reduci dall’amara sconfitta in casa dello Spezia.
Umori diversi, ambizioni uguali. La squadra di Inzaghi parte con i logici favori del pronostico, ma dovrà fare i conti con un Milan chiamato all’esame di maturità con un Leao in più, grande assente nella sfida d’andata. L’asso portoghese stringerà i denti dopo l’elongazione dell’adduttore e sarà verosimilmente in campo dal primo minuto. Dalle sue sgroppate e dalla sua fantasia passeranno le speranze di rimonta rossonere.
Cento milioni di motivi
Inter e Milan hanno cento milioni di motivi per voler puntare la finale. Tanto vale (quasi) l’incasso per chi si qualificherà alla finale di Istanbul, dove chi vince sfiderà una tra Real Madrid e Manchester City. Un tesoretto che, comunque possa andare la finalissima, fa gola ad entrambe le società, smaniose di riscrivere la propria storia. E a proposito di storia, andiamo a scavare sugli euroderby del passato partendo, inevitabilmente, dal confronto di settimana scorsa, vinto dal ‘Biscione’ con le reti di Dzeko e Mkhitaryan. La macchina del tempo viaggia fino alla stagione 2004-2005, quando il Milan vinse il doppio confronto dei Quarti di finale e arrivò fino all’ultimo tragico atto di Istanbul. Sorridono ai rossoneri anche i precedenti della stagione 2002-2003, culminata con il successo in finale sulla Juventus. Nell’euroderby di semifinale d’andata finì 0-0, così come in pareggio (1-1) terminò la sfida di ritorno con le reti di Martins e Shevchenko. La “vecchia” regola del gol in trasferta (ora non più in essere) consegnò il biglietto per la finale alla squadra di Ancelotti.
Luci a San Siro, va in scena il derby più importante della storia recente di Inter e Milan.