LOCARNO – Le aspettative erano alte, forse altissime. Riccardo Fabbriconi, in arte ‘Blanco’, ha saputo conquistare Locarno, come da previsioni. E ha saputo farlo abbracciando giovani e - missione più difficile - meno giovani. Nessuno dei 12mila spettatori che hanno affollato Piazza Grande sabato scorso è rimasto deluso. Per buona pace di chi, con ampio anticipo, ha sudato le proverbiali sette camice e convissuto con la canicola di un caldo che non lascia tregua.
Più che convincere, Blanco ha fatto ricredere. Dopo l’exploit di Sanremo con ‘Brividi’, l’artista italiano ha sprigionato tutta la sua energia sul palco del Connection Festival di Piazza Grande in quella che può definirsi l’edizione più riuscita di sempre. Ricredere, dicevamo. Perché nel ‘sold out’ di Locarno c’erano anche spettatori over 30,40 e 50, capaci di ballare, saltare e cantare unendosi al coro della folla che non ha cessato un secondo di accompagnare a gran voce le strofe delle canzoni.
Un PO' pop, un PO' rock
Classe 2003, Blanco ha dimostrato di essere un ‘animale da palco’. Lo ha dominato e domato facendo incantare la platea grazie al suo stile un po’ pop e un po’ rock.
A modo suo, ovviamente. Con espressioni ‘colorite’, distruggendo una sedia sul palco e a petto nudo bagnato dal sudore dopo essersi strappato la canottiera. “Siete caldissimi. Italia o Svizzera non fa differenza. Siamo una cosa sola. Vi voglio bene”.
Poco ‘dialogo’ con il pubblico, ma un’ora e un quarto sfrenata da ‘mi fai impazzire’ a ‘notti in bianco’, passando da brani più inediti a quelli di maggiore successo. Di personalità e carisma, Blanco ne ha da vendere. Lo ha dimostrato quando sul palco di Locarno ha chiamato alcuni giovani spettatori, “invitati” speciali a gustarsi le performance da vicino seduti su un divano apposta allestito.
Con il nuovo singolo “Nostalgia”, Blanco vuole mettere la firma sull’estate 2022. Forse addirittura monopolizzarla. Un graffio che, al solito, porta con sé stati emotivi diversi dove rabbia, malinconia, delicatezza e insicurezza si mischiano nei testi di un 19enne che riesce a raggiungere un pubblico sempre più ampio e trasversale.