Piani di studio di matematica per gli allievi liceali nell’opzione specifica di economia e diritto.
Le critiche del prof. Sergio Rossi.
L’11 luglio 2015 il professor Sergio Rossi, esperto di economia e diritto nei licei del Canton Ticino, ha preso pubblicamente posizione sulla risoluzione del 17 giugno 2015 del Consiglio di Stato che autorizza i licei cantonali a rivedere i piani di studio di matematica per gli allievi che scelgono l’opzione specifica ‘economia e diritto’.Questa risoluzione consente ai docenti di matematica di ciascuna sede liceale di aumentare il peso di alcune parti dei loro piani di studio ritenute di importanza centrale nella caratterizzazione del profilo economico (statistica e probabilità) e di alleggerirne altre meno caratterizzanti di questo profilo (trigonometria e geometria vettoriale) per gli allievi che hanno scelto l’opzione specifica ‘economia e diritto’ negli ultimi tre anni della loro formazione liceale.Il professor Sergio Rossi afferma che a questa risoluzione si è giunti senza mai consultare gli esperti di economia e diritto, né i docenti di economia e diritto come pure il Gruppo cantonale di scienze umane per i licei ticinesi. Unicamente gli insegnanti di matematica sarebbero stati coinvolti. A suo parere è inconcepibile, e quindi inaccettabile, che il campo di interesse degli allievi nell’opzione specifica di economia e diritto sia stabilito dai docenti di matematica, a maggior ragione considerando che ogni maturità liceale in Svizzera, dunque anche quella che include l’opzione specifica in economia e diritto, deve permettere a ciascun allievo di avere tutti gli strumenti cognitivi per accedere alla formazione offerta da qualsiasi facoltà universitaria (non soltanto le facoltà che offrono dei programmi di studio nelle discipline dell’opzione specifica scelta durante il percorso liceale dello studente universitario).Anche sulla sostanza delle modifiche consentite dalla risoluzione il professor Rossi avanza alcune perplessità, sostenendo che queste modifiche non vanno nella giusta direzione e che quindi «Vi è il rischio di formare delle generazioni con troppi idioti sapienti, formati a livello tecnico ma ignoranti delle questioni economiche reali».Alla luce di queste considerazioni e dell’articolo pubblicato dal professor Sergio Rossi sulla Regione in data 11 luglio 2015 (allegato e parte integrante della presente interrogazione) chiedo al CdS:1. Corrisponde al vero quanto asserito dal professor Rossi, e cioè che né gli esperti né i docenti di economia e diritto, come pure il Gruppo cantonale di scienze umane per i licei ticinesi, sono stati coinvolti o almeno consultati nel procedimento che ha portato alla risoluzione del 17 giugno 2015?2. Per quale ragione gli esperti e i docenti di economia e diritto, unitamente al Gruppo cantonale di scienze umane per i licei ticinesi, non sono stati coinvolti né consultati nel procedimento che ha portato alla risoluzione del 17 giugno 2015?3. Quale risposta dà alle articolate e approfondite critiche nel merito della risoluzione del 17 giugno 2015 contenute nell’articolo pubblicato dal professor Sergio Rossi sulla Regione dell’11 luglio 2015?4. In questo suo articolo, il professor Sergio Rossi si sforza di abbozzare alcune possibili piste per “rimediare” all’errore commesso dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport. Il DECS ha provveduto ad analizzare questi suggerimenti? Se sì, in che modo e quali conseguenze ne ha tratto?