ULTIME NOTIZIE Tribuna Libera
Tribuna Libera
12.10.2015 - 12:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Dopo i fatti di via Odescalchi, come vuole agire il Comune?

di Carlo Coen, Mauro Ado, Martina Croci e Antonio D’Incecco (consiglieri comunali PLR a Chiasso, interogazione)

Il grave episodio di sangue accaduto recentemente in via Odescalchi ci ha lasciato alquanto sbigottiti; riteniamo infatti assolutamente inaccettabile che fatti di questo tipo possano accadere nella nostra amata e tranquilla cittadina. Ugualmente intollerabile è il sospetto che si stiano formando dei quartieri “ghetto” dove il degrado sociale imperversa. In questi ultimi anni il bisogno di sicurezza sociale avvertito dai cittadini, specialmente in realtà dinamiche, popolose e complesse come i centri urbani, è cresciuto in modo esponenziale. Chiasso è una città in piena espansione edilizia ma anche demografica; si ipotizza infatti che nel 2020 si passerà dagli attuali 8'300 a 10'000 abitanti. Una crescita che però spinge sempre di più a non sottovalutate le dinamiche sociali e territoriali nel nostro contesto urbano. (Re)Agire ora vorrebbe dire risparmiare enormi costi dopo; riteniamo che il comune debba attuare un “Progetto per la prevenzione, la promozione e la garanzia della sicurezza della città e del vivere sociale". I cittadini di Chiasso sono molto preoccupati per questi atti gravi e violenti che stanno accadendo. Il comune è chiamato ad agire, in quanto è competente per la sicurezza della popolazione locale. A lui spetta la responsabilità di prepararsi per quanto riguarda possibili eventi in situazioni particolari e straordinarie e di adottare le misure preventive necessarie. Garantire la “sicurezza” vuol dire non solo assicurare il normale svolgimento delle attività sul territorio attraverso il presidio degli spazi vissuti dalla collettività e la prevenzione e repressione dei fenomeni di criminalità; vuol dire anche trasmettere ai cittadini la sensazione di potersi muovere ed interagire in spazi “protetti” e “sicuri”. I punti che riteniamo debbano rientrare in questo progetto sono: · integrazione del sistema di video sorveglianza esistente, fino ad una copertura adeguata del territorio. Questo non vuol dire riempire la città di telecamere alla “Grande Fratello”, perché riteniamo che ciò sia esagerato e molto dispendioso. Occorre invece ottimizzare la video sorveglianza attuale, collocando alcune telecamere nei quartieri cittadini ritenuti “sensibili alla problematica”. · intensificazione della presenza delle forze dell’ordine nei quartieri sensibili come pure i controlli alle abitazioni. · Implementazione della vigilanza del territorio anche nelle ore serali/notturne e nel fine settimana (la domenica). Così facendo si riuscirebbe a dare una più adeguata copertura temporale e territoriale, creando un maggior livello di controllo, di sicurezza e di serenità per la popolazione. · stesura di un piano di intervento generato in sinergia con le altre forze dell’ordine. · un maggiore e costante ascolto della gente sul territorio. Con la creazione della figura dell’agente di quartiere, che risponda al bisogno di prossimità da parte della popolazione; una persona di riferimento che dia ascolto e collaborazione, e funga da collegamento tra i cittadini e le autorità comunali con una presenza maggiore e regolare nei quartieri. In tal modo gli abitanti del quartiere potrebbero venire a loro volta maggiormente coinvolti nella vita sociale, rendendoli così consapevoli dell’apporto che il singolo può dare alla comunità. · un maggiore coinvolgimento dei proprietari degli immobili. Una riqualifica del quartiere non può prescindere da una maggiore partecipazione sia in fase progettuale che in quella attuativa dei proprietari degli immobili. Anche loro devono essere integrati nel progetto di una “collaborazione sociale” del quartiere. Azioni e progetti troveranno in queste linee di indirizzo una solida base, andando a comporre un programma di azioni sulla sicurezza urbana. Ci pare, quella esposta, una sintesi molto efficace e una fotografia di come è intesa oggi la sicurezza dei cittadini, che noi consideriamo diritto esigibile. Visto quello che vi abbiamo esposto vi chiediamo: come intendete agire?Carlo Coen, Mauro Ado, Martina Croci e Antonio D’Incecco (consiglieri comunali PLR a Chiasso)
Tags
© 2024 , All rights reserved